Ieri, 26 settembre, si sono incontrate le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, il coordinamento RSU e l’azienda Vodafone Italia per discutere in relazione all’opportunità di prorogare l’attuale accordo di lavoro agile in scadenza il prossimo 30 settembre.
Al termine di un acceso confronto, le parti hanno concordato sul rinnovo al 31 dicembre 2022 dell’attuale modello di lavoro agile, in coerenza con l’accordo sottoscritto ad ottobre 2020. Nel corso dell’incontro le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni hanno rappresentato il loro disappunto relativamente al mancato avvio del confronto tra le parti sul tema lavoro agile per come previsto nello scorso accordo di proroga. Nei fatti una trattativa mai partita, esclusivamente per responsabilità aziendale, e che ha comportato alla sottoscrizione di una ennesima proroga senza alcun confronto di merito.
Vodafone dà l’idea di non aver chiaro come coniugare il lavoro agile all’interno del proprio modello organizzativo, al di là dei proclami e delle comunicazioni inviate in tutta fretta alle lavoratrici ed ai lavoratori. Tutto questo preoccupa, e non poco. Ma a generare forti perplessità non è l’assenza di una visione su un modello organizzativo, quanto, tenuto conto delle tante problematiche che bisognerà affrontare da qui ai prossimi mesi, quale sia la visione industriale e strategica dell’azienda.
Il modello relazionale conosciuto in Vodafone, ad oggi, si è contraddistinto nell’affrontare gli impatti della digitalizzazione e delle dinamiche di mercato, anticipando le misure da attuare, attraverso una contrattazione d’anticipo matura, seria e responsabile. L’auspicio delle organizzazioni sindacali è che questo modello possa essere l’architrave per tutti i confronti che verranno e che Vodafone, distratta dalle vacanze estive e forse dalla campagna elettorale, possa ritrovare nel brevissimo serenità e approccio lungimirante nel confronto sindacale sui temi strategici di sviluppo e tutela dell’occupazione.
A tal fine le Segreterie nazionali e l’intera delegazione sindacale hanno chiesto ed ottenuto, nelle more dell’accordo, di avviare un confronto serrato sui temi correlati allo smart working, ma soprattutto sulle nuove dinamiche organizzative, sul reskilling, sul premio di risultato. Tenuto conto delle tante notizie apparse sui media su acquisizioni di azioni e su eventuali cambi di proprietà, seppur allo stato attuale totalmente smentiti da Vodafone Global, le organizzazioni sindacali hanno inteso sollecitare il confronto su tutta una serie di temi ben oltre il lavoro agile, in un’ottica rivendicativa a difesa dell’occupazione e del salario delle lavoratrici e dei lavoratori di Vodafone Italia.
