VODAFONE – E non ti annoi mai…

Dalla sottoscrizione dell’Accordo di “lavoro agile” lo scorso 5 dicembre Vodafone è riuscita ad inanellare una serie di errori di cui si riesce a fatica a tenere il conto. Un susseguirsi di rinvii, di carenze informative, di malintesi interpretativi che ti aspetteresti da un’azienda in fase di start up e non da una come Vodafone che da anni fa relazioni industriali e mai era scesa a livelli così bassi.
La pubblicazione delle giornate di presenza in sede, secondo il nuovo modello di lavoro agile è del 25 gennaio, dopo ‘solo’ 50 giorni dalla sottoscrizione dell’Accordo!!!
È chiaro che le tempistiche di comunicazione stanno dentro le previsioni del CCNL, ma qualche interrogativo sulla efficienza della gestione aziendale, scatta spontaneo.
Dopo 50 giorni, ci si attendeva una pianificazione almeno semestrale, ed invece la montagna ha partorito un topolino!!! 50 giorni per pianificarne 22, con questa media è legittimo il timore che le prossime pianificazioni possano arrivare ancora più sotto data di questa volta.
Una pianificazione che ovviamente con una visibilità mensile non rende chiaro il riproporzionamento per i part time verticali, con poi l’aggiunta della super chicca della ripianificazione della solidarietà non più a settimana intera come fatta per tutta la durata dell’attuale Accordo di solidarietà e prossimo alla scadenza tra meno di due mesi. Non capiamo perché vicini al termine della validità dell’Accordo si debba andare a modificare ciò che ha funzionato bene e che l’Azienda aveva fortemente voluto.
Responsabilmente come Organizzazioni Sindacali, tenuto conto degli evidenti ritardi accumulati da Vodafone, avevamo chiesto il rinvio della partenza dell’Accordo, per dare un tempo di preavviso congruo, al di là dei dettami contrattuali. La risposta aziendale è stata una laconica comunicazione rivolta alle Segreterie Nazionali in cui si dava la disponibilità ad un maggiore accesso allo sw per esigenze “comprovate”!!!
Ma tutto questo, a che pro? Non si riesce a comprendere la ratio, non si evince alcuna logica. Ed il dubbio amletico, dunque, sorge spontaneo:
qualcuno ha voglia di generare gratuitamente “confusione” o dobbiamo pensare a scarsa professionalità?
Nell’attesa di avere le risposte, che probabilmente dovremo ricercare fuori dal sistema di relazioni industriali, non possiamo non esprimere tutte le nostre perplessità sulla gestione di un mero Accordo che interessa esclusivamente l’organizzazione del lavoro.
Se e quando dovessimo mai discutere di temi ben più delicati, cosa mai potremmo aspettarci da una azienda che appare così poco efficiente?
Vodafone ritorni urgentemente ad avere una gestione del personale del livello di una grande Telco, e ripristini un sistema di relazioni sindacali serio, affidabile e trasparente, altrimenti la risposta sindacale non si farà attendere.