nella giornata di Venerdì 3 Febbraio le Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil si sono incontrate, per la prima volta unitamente a tutta la delegazione di strutture territoriali e di RSA, con la direzione di Inps Servizi per presentare ufficialmente la piattaforma rivendicativa inviata il 26 gennaio c.a. ed entrare, quindi, nel merito della discussione. A inizio incontro sono state avanzate le nostre rivendicazioni, economiche e normative, utili sia a sanare le criticità generate dalla mancata applicazione della clausola sociale sia a determinare migliori condizioni lavorative per la lavoratrici/tori del CCM di Inps Servizi. Partendo, quindi, dalla richiesta di presentazione di una fotografia aggiornata del personale effettivamente transitato in Inps Servizi, suddiviso per profili orari e livelli inquadramentali, abbiamo evidenziato come sia necessario l’immediato consolidamento orario dei lavoratori PT a 10 ore settimanali da estendere poi, attraverso un percorso condiviso con le Organizzazioni Sindacali, agli altri PT involontari, al personale assunto con orario inferiore perché misurato, nel mese di Giugno, in riduzione temporanea. Crediamo, infatti, che proprio partendo da questa fotografia, e quindi restando entro il budget attualmente stanziato, ci siano già margini per effettuare i primi consolidamenti orari e permettere anche, attraverso l’apertura del supplementare/straordinario, un parziale recupero salariale. In merito a questo punto abbiamo sottolineato la necessità di trovare insieme soluzioni che permettano un recupero reale del valore degli scatti di anzianità e dei superminimi contrattuali persi con il passaggio in Inps Servizi, partendo magari dall’estensione del ticket restaurant a tutta la platea di lavoratrici/tori. Non è tollerabile, infatti, che degli operatori che erogano ogni giorno un servizio essenziale per la comunità percepiscano in sostanza un reddito simile a quello di cittadinanza. Abbiamo, inoltre, ribadito come sia necessario anche mettere in piedi un percorso di crescita inquadramentale, da attuarsi gradualmente anche attraverso piani formativi condivisi che consentano un incremento degli skills professionali. Senza, poi, dimenticare l’importanza di iniziare prima possibile una discussione per addivenire ad un accordo di Lavoro Agile strutturale e risolvere, nel contempo, le problematiche oggi evidenziate in merito ad alcune sedi disagiate e non rispondenti ai criteri di bando (a titolo esemplificativo Casamassima, Milano e Roma). In questa ottica di miglioramento delle condizioni di vita-lavoro va poi sottoscritto anche un accordo sull’Organizzazione del lavoro che preveda maggiori elasticità e turni agevolati, e un sistema di gestione delle ferie/rol più semplificato.
Al termine della presentazione della piattaforma la delegazione ha, quindi, sottolineato l’enorme disagio nel quale si trovano, ad oggi, ad operare i lavoratori tra impossibilità di cambi turno, ferie e permessi negati, momenti formativi molto carenti che non favoriscono una adeguata qualità del servizio offerto ai “cittadini clienti” e una disorganizzazione generale che sta creando enormi difficoltà quotidiane che devono al più presto essere sanate anche attraverso una gestione delle relazioni sindacali territoriali più efficiente e collaborativa. L’azienda ha, quindi, comunicato alla delegazione che, all’interno del rispetto del vincolo di copertura economica-finanziaria, non hanno preclusioni a iniziare una discussione sui punti presentati nella piattaforma rivendicativa. In questa ottica si sono dichiarati disponibili a sanare il prima possibile sia la situazione dei PT a 20 ore settimanali che quella derivante da sentenze passate in giudicato riguardo i passaggi di livello. Inoltre, proprio per facilitare il percorso relazionale, è stata data ampia apertura sulla sottoscrizione di un accordo di Lavoro Agile senza porre preclusioni a priori sulla percentuale di lavoro da remoto anzi, evidenziando, come da questo accordo possano derivare ulteriori saving da mettere a disposizione dei lavoratori. In merito all’organizzazione del lavoro e alle difficoltà legate allo start up la direzione aziendale è fiduciosa che vengano gradualmente risolte, rendendosi disponibile anche a migliorare e, se necessario, rivedere il modello di relazioni industriali territoriali che purtroppo ancora oggi e inefficace o addirittura assente. Proprio per affrontare con ordine, e senza ulteriori perdite di tempo, i tanti temi presentati al tavolo si è convenuto di calendarizzare il prossimo incontro al 14 febbraio per iniziare ad entrare nel merito della trattativa con l’auspicio che, il percorso intrapreso oggi, possa finalmente dare risposte concrete alle nostre rivendicazioni e alle istanze dei lavoratori.