Ai presidenti Anica
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E p.c.
Ministro della Cultura Direzione Generale Cinema
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil sono costrette a registrare una tendenza da parte delle Associazioni datoriali a rallentare i tempi dell’attività negoziale, per i rinnovi dei contratti nazionali delle categorie del settore, dilatando gli incontri e soprattutto evitando il confronto su alcune piattaforme presentate a cui non è stato dato seguito neppure con un primo incontro interlocutorio.
La condizione di stallo in cui versano i Contratti del comparto Cine Audiovisivo, con anche 20 anni di mancato rinnovo, rappresenta uno dei motivi per cui il settore appare fortemente deregolato e lasciato ad un sostanziale arbitrio individuale tra le parti, fonte questa di malcostume e di svalorizzazione del lavoro e delle professionalità impegnate.
Il flusso importante di produzioni, anche estere, che rendono il settore in questo periodo particolarmente produttivo, non è accompagnato dalla consapevolezza della necessità di procedere ad un adeguamento dei rapporti di lavoro in termini di salario ed organizzazione del lavoro, tali da rendere il settore competitivo e “strutturato” anche nei confronti delle grandi multinazionali che fortunatamente scelgono il nostro Paese come luogo di produzione privilegiato.
Il significativo intervento pubblico in termini di finanziamenti ed agevolazioni di carattere fiscale impone peraltro, a nostro avviso, che il rinnovo dei CCNL diventi un prerequisito (senza nulla togliere alla libera attività negoziale tra le parti, cui è demandata la ricerca degli accordi) all’ottenimento di finanziamenti, a garanzia dei diritti dei lavoratori ad un compenso equo e alla valorizzazione delle professionalità che vi operano, maestranze, tecniche ed artistiche, vero fiore all’occhiello del settore.
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil ritengono di aver formulato piattaforme contrattuali e proposte di mediazione utili alla chiusura di diversi contratti. Dal contratto delle Troupe a quello del Doppiaggio, incluso quello dell’Industria Cine Audiovisiva.
Sono state presentate piattaforme per gli stunt man e per i generici; per questi ultimi, dopo aver raggiunto l’intesa su di un testo, le controparti in maniera arbitraria ed unilaterale hanno modificato parte della stessa.
E’ stata presentata la prima piattaforma per regolare il lavoro di attrici ed attori con un contratto che rappresenterebbe una vera novazione per il nostro paese in forte ritardo rispetto agli altri Paesi, europei e a livello mondiale, tutti forniti di strumenti regolatori per un lavoro importante che va tutelato e valorizzato.
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil dichiarano non più prorogabile una sistematizzazione del confronto tra le parti con calendarizzazioni serrate ed efficaci degli incontri. Per questo è necessario un sistema di relazioni industriali tra le parti strutturato, per dare valore e dignità all’importante attività cui stiamo tentando faticosamente di dare corso e che dovrebbe portare, finalmente ad una semplificazione contrattuale necessaria, con un unico CCNL del cine audiovisivo, anziché una pletora di contratti per singole professioni che necessitano di armonizzazione per un sistema moderno.
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, si faranno promotrici di azioni presso le istituzioni deputate, e di coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori con attività assembleari e iniziative pubbliche atte a sbloccare lo stallo non più sopportabile.