Si è riunito stamattina il coordinamento unitario nazionale delle fondazioni lirico sinfoniche.
Numerosa la partecipazione delle delegate e dei delegati di tutti i Teatri che hanno valutato la situazione in atto dopo il lungo e sofferto percorso dei piani di risanamento, che ha decurtato le retribuzioni, lo stop forzato della pandemia che ha portato l’utilizzo del Fis nei Teatri e lo slittamento dell’approvazione delle dotazioni organiche, ad oggi ancora numericamente carenti, rispetto alle annose aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori tuttora precari.
È stata particolarmente evidenziata l’aspettativa rispetto al ripristino nei Teatri delle compagnie di danza gravemente cancellate negli anni scorsi, anche a seguito delle recenti dichiarazioni del Ministro del MiC riportate dalla stampa. Necessita altresì affrontare le problematiche degli intermittenti, degli scritturati e dei lavoratori autonomi che operano nel settore.
Sono state condivise le gravi preoccupazioni per il rinnovo del Contratto nazionale del settore e le grandi aspettative dovute all’assenza di rinnovi, a venti anni dall’ultimo datato 2003.
Dopo approfondito e partecipato dibattito, il coordinamento ha dato mandato alle segreterie nazionali e ai colleghi della delegazione che parteciperanno al tavolo per il rinnovo, di portare avanti la trattativa con volontà di soluzione urgente per addivenire ad un contratto che identifichi le aspettative, nella necessità, non più procrastinabile, di portare al riconoscimento della dignità retributiva corrispondente alle alte professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Il coordinamento valuterà in itinere gli sviluppi della trattativa e si dichiara pronto alla eventuale mobilitazione per sostenere la vertenza.