Nella giornata del 15 giugno 2023 si è svolto il secondo incontro, inerente il cambio appalto Trenitalia, tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, unitamente alle RSU, e le aziende Comdata S.p.A. in qualità di entrante e Almaviva Contact S.p.A. in qualità di uscente.
A inizio incontro Comdata ha ribadito la sua volontà di gestire la clausola sociale tramite la lettera b) comma 4 art. 53 BIS del CCNL TLC, entrando questa volta nello specifico delle variazioni che intende apportare ai rapporti di lavoro:
- Tutti gli operatori verranno assunti con un orario di lavoro di 20 ore settimanali
- Tutti i team leader verranno assunti con un orario di lavoro di 30 ore settimanali
- Le sedi nella quali verrà lavorata la commessa saranno Palermo e Marcianise
- I lavoratori di Milano saranno riconvertiti su altre commesse
Di fronte a questa proposta irricevibile abbiamo, nuovamente, sottolineato come la commessa Trenitalia, oggetto della clausola sociale, sia una commessa remunerativa e che garantisce volumi sufficienti a coprire tutto il perimetro occupazionale senza riduzione oraria. Come è possibile che Almaviva, ad oggi, applichi l’ammortizzatore sociale per un massimo del 10% mentre Comdata dichiari un esubero del 30-35% del personale? Chi sta mentendo sulla pelle dei lavoratori?
E’ ora di dire basta a questo vergognoso scarica barile: committenti che in ogni gara cercano il massimo ribasso, aziende che prima partecipano alle gare e poi lamentano condizioni capestro che le portano in perdita, lavoratori uniche vittime sacrificali di questo sadico meccanismo!
Per questo chiederemo immediatamente di essere ricevuti dai Ministeri competenti portando al tavolo anche Trenitalia, che non potrà esimersi dall’assumersi le sue responsabilità e,
contemporaneamente, apriamo lo stato di agitazione nella commessa Trenitalia proclamando un pacchetto di 16 ore di sciopero:
- Le prime 8 ore per la proclamazione dello sciopero nazionale, per tutto il personale della commessa Trenitalia, per l’intero turno di giovedì 22 giugno 2023
- Le restanti 8 ore da articolarsi, con le modalità che verranno successivamente definite, a livello territoriale
Diciamo NO all’ennesimo tentativo di eludere la clausola sociale facendo ricadere sui lavoratori tutte le conseguenze delle incapacità aziendali e generando, su territori già complicati dal punto di vista occupazionale, un nuovo dramma occupazionale!