Nella giornata del 12 settembre 2023 si è svolto l’incontro, richiesto dalle Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e l’azienda WindTre Retail avente ad oggetto l’aggiornamento dell’accordo sindacale sugli inquadramenti professionali e la situazione aziendale anche alla luce della chiusura di numerosi store. Sul primo punto è stata confermata la volontà di proseguire, sulla scia di quanto stabilito dall’accordo sindacale di novembre 2022, con le crescite inquadramentali dei dipendenti degli store WindTre. E’ stato, quindi sottoscritto un nuovo accordo per il 2023/2024 che prevede a partire da novembre 2023:
* 65 passaggi da 3° a 4° livello: 40 per gli addetti alle vendite che abbiano maturato almeno 5 anni di anzianità di servizio più 25 per referenti che diventeranno store manager
* 5 passaggi da 4° a 5° livello per gli store manager con almeno 5 anni di anzianità nel ruolo
Viene, in questo modo, sanata anche la questione relativa ai referenti che, dopo un anno di anzianità nel ruolo, diventeranno Store Manager. Dei 49 referenti ad oggi nominati, quindi, 34 diventeranno store manager. mentre 5 lavoratori purtroppo non lo diventeranno a causa della chiusura del loro store. Proprio in merito alle chiusure dei negozi, secondo argomento all’ordine del giorno, è stata presentata la seguente fotografia degli store WindTre: giugno 2022 n. 112 negozi, settembre 2023 n. 100 negozi, fine anno 2023 n.92 negozi. È del tutto evidente, quindi, la costante e continua tendenza di chiusura dei negozi, che non può che essere fonte di forte preoccupazione. Nonostante, infatti, la garanzia data al tavolo che le chiusure non modificheranno il perimetro occupazionale di WindTre Retail (325 dipendenti), è del tutto evidente come la chiusura di un negozio rappresenti al contempo un problema per i lavoratori che devono essere ricollocati e per la tenuta complessiva dell’azienda. Preoccupazione che è anche aumentata quando ci è stato comunicato come, ad oggi, non sia ancora possibile conoscere il business plan per il 2024, in quanto il nuovo management di WindTre Retail, insediatosi da non molto, aveva necessita di maggior tempo. Da un lato, quindi, la capogruppo WindTre decide di procedere con la separazione dell’infrastruttura dai servizi trasformando, nel tentativo di darle sostenibilità, la OpCo in una società che non si occuperebbe più dei soli servizi propri delle Telco ma aperta anche al mondo dei servizi energetici e assicurativi (per ora). Dall’altro lato, la stessa capogruppo non ha invece ancora deciso cosa ne sarà dei suoi “biglietti da visita” con la clientela, cioè con gli store di proprietà. Tutto questo non può che lasciarci fortemente perplessi e preoccupati rispetto al futuro di questa realtà. Abbiamo di conseguenza preteso, che entro l’autunno venga nuovamente convocato il tavolo, per avere aggiornamenti in merito. In più abbiamo, per l’ennesima volta, rimarcato come il sistema delle relazioni sindacali, a tutti i livelli, non stia funzionando: le chiusure dei negozi continuano ad essere comunicate prima ai dipendenti che alle RSU/strutture territoriali. Questo atteggiamento non è più tollerabile e, se dovesse continuare, ci costringerebbe ad agire di conseguenza.
Nei prossimi incontri sarà necessario avere le risposte che abbiamo posto al tavolo e sarà necessario, anche, iniziare un percorso che porti alla definizione di un accordo di secondo livello in WindTre Retail più adeguato e consono all’attuale realtà. Infine, l’Azienda si è resa disponibile ad un confronto sui territori programmando nei prossimi mesi incontri con i referenti territoriali