Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil: adesioni altissime allo sciopero odierno e manifestazioni partecipate. Il MASE riceve una delegazione in presidio sotto il ministero ed annuncia convocazione per il prossimo 3 gennaio alla presenza del Ministro. La lotta paga.
Con picchi del 100%, ed un’adesione media ben oltre l’80%, in data odierna le lavoratrici ed i lavoratori operanti sui servizi di customer care del mercato energetico tutelato hanno dato una grande prova di compattezza a sostegno delle rivendicazioni del sindacato confederale. Contestualmente al presidio sotto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, diverse delegazioni nelle città di Palermo, Catanzaro, Taranto, L’Aquila, La Spezia, Torino hanno incontrato le autorità locali per sollecitare la convocazione di un tavolo di confronto, che trovi le opportune soluzioni per i 1500 lavoratori impattati dalla transizione, nel settore energetico, dal mercato tutelato al libero.
Nel corso della mattina una delegazione sindacale è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministero, il quale ha dapprima annunciato la convocazione per il prossimo 3 gennaio alla presenza del Ministro Pichetto Fratin, per poi rassicurare che è intenzione del Ministero tutelare e garantire la continuità occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori in questa complicata fase di transizione.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno espresso diverse perplessità circa la reale tutela dei lavoratori prevista nel DL Energia, ribadendo con forza che, se la volontà fosse stata quella di dare continuità occupazionale ai lavoratori, sarebbe bastato mantenere inalterato l’art.36 ter precedentemente approvato. Il confronto è stato dunque aggiornato al 3 gennaio alla presenza del Ministro Pichetto Fratin, nel quale il sindacato ribadirà che bisogna individuare ogni formula che obblighi le aziende subentranti nelle attività a rilevare le lavoratrici ed i lavoratori in questione, a parità di condizioni economiche e normative con l’applicazione del CCNL delle Telecomunicazioni.
La mobilitazione resta in piedi, l’attenzione alta e le iniziative di sensibilizzazione sul tema proseguiranno anche nei prossimi giorni, in attesa di comprendere come, il prossimo incontro, potrà dirimere la controversia e trovare le opportune soluzioni per le lavoratrici ed i lavoratori interessati dal percorso di transizione, la cui deadline, nel frattempo, potrebbe slittare al prossimo 1° luglio.