Inps servizi – Comunicato incontro 30 gennaio 2024

Ogni appassionato di cinema conosce il film “Ricomincio da capo” in cui il protagonista, inviato in un paese degli Stati Uniti per fare un reportage sulla festa del giorno della marmotta, si ritrova imprigionato in una specie di loop temporale che lo costringe a rivivere sempre la stessa giornata. Ebbene quello che abbiamo vissuto ieri mattina in Inps Servizi, durante l’incontro che si è svolto tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil unitamente alla delegazione delle RSA, è sembrato essere un vero e proprio “giorno della marmotta”. In merito ai temi oggetto dell’incontro, cioè l’estensione oraria per i PT legata a nuove attività e il Premio di Risultato, ci siamo sentiti ripetere per l’ennesima volta che le risorse economiche non sono state stanziate. Ma come? Durante l’incontro di settembre 2023 con il Commissario Gelera era stato ufficialmente dichiarato che da gennaio 2024 sarebbero state conferite da Inps nuove attività, che avrebbero portato ad incrementi orari per circa 1000 PT, e che erano stati stanziati € 2,5 milioni per il PDR2024! E ora a gennaio 2024 non c’è più nulla e bisogna ricominciare tutto da capo? Come è possibile che l’imminente cambio dei vertici Inps porti all’azzeramento di tutte le risorse che erano state promesse per iniziare a venire incontro alle istanze dei lavoratori di Inps Servizi che da più di un anno stanno aspettando? Per non parlare poi dei passaggi di livello dal 3° al 4° e del ripristino dell’originario orario contrattuale per i PT temporanei: niente di niente fino a quando non si saranno insediati il nuovo Presidente di Inps e il nuovo CDA. A questo punto, come Segreterie Nazionali, non ci resta che chiedere un imminente incontro al nuovo Presidente di Inps appena verrà ufficialmente investito e convocare, già nei primi giorni della prossima settimana, il Coordinamento unitario dei delegati per decidere insieme il percorso da intraprendere. Perché di una cosa siamo certi: tempo da perdere dietro ai “giochi della politica” e sulla pelle dei lavoratori non ne è davvero più rimasto!