Le scriventi Segreterie nazionali, a seguito del grave e ingiustificabile ritardo della validazione del CCNL sottoscritto il 30 novembre 2023, da parte delle istituzioni preposte, facendo seguito al mandato del Coordinamento Nazionale riunito in data 22 maggio 2024, proclamano lo stato di agitazione del settore. Sono trascorsi circa 5 mesi dall’accordo sottoscritto per il rinnovo del CCNL delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, l’iter di approvazione nonostante l’impegno e il lavoro profuso anche dal Sottosegretario alla Cultura Mazzi, non si è ancora concluso, così come la vicenda di Bari, in assenza dell’esigibilità del Contratto relativo al triennio 2019-2021, che interviene dopo quasi 20 anni di assenza di rinnovo, non ci consente di procedere all’avvio della trattativa per il triennio successivo. Non ci sono più spazi per gli affidamenti e sensazioni, alle lavoratrici e ai lavoratori (circa 4000) servono urgentemente certezze, queste sono le motivazioni che hanno portato alla dichiarazione dello stato di agitazione. La prima iniziativa sindacale si terrà nei primi tre giorni del mese di giugno con un presidio unitario presso il MIC ( Ministero della Cultura) per sollecitare il dicastero guidato dal ministro Sangiuliano a richiedere al MEF (Ministero di Economia e Finanza) ed alla Corte dei Conti la definizione dell’approvazione che permetta l’applicazione del contratto di lavoro. In un momento di particolare interesse per il Canto Lirico Italiano che verrà celebrato come patrimonio dell’Unesco il 7 giugno all’Arena di Verona, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e che porterà tutto il mondo della Cultura a festeggiare il Mondo dell’Opera, le Maestranze….cosa festeggeranno????? L’assenza del rinnovo del CCNL
TSD – Comunicato unitario incontro 16 dicembre 2024
Si è svolto nella giornata del 16 dicembre 2024 l’incontro tra le Segreterie Nazionali e...