In data odierna, le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL hanno deciso di aprire le procedure di raffreddamento per tutto il Gruppo RAI, in relazione allo scenario preoccupante delineato da RAI in materia di rinnovo contrattuale.
Nelle volontà sindacali questo contratto doveva necessariamente assicurare il recupero inflattivo maturato in questi anni: l’offerta aziendale si presenta, al contrario, come estremamente distante da questo obiettivo.
I 25 milioni di euro proposti dall’Azienda, a fronte di una piattaforma rivendicativa importante e in grado di assicurare il recupero inflattivo non permettono, allo stato dei fatti, di proseguire il confronto.
Per queste ragioni, le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL hanno comunicato la irricevibilità della proposta aziendale e la conseguente rottura delle trattative.
Compatibilmente con i tempi tecnici necessari le OO.SS. apriranno le procedure di raffreddamento e conciliazione, stigmatizzando l’insensibilità aziendale sul tema, in considerazione della dotazione economica irrisoria stanziata per questo contratto.
Pensare di stanziare 30 milioni di euro per le incentivazioni per chi lascia l’Azienda e prevederne solo 25 milioni per chi continuerà a mandare avanti il Servizio Pubblico multimediale, è sembrato francamente offensivo.
A seguito della proclamazione delle iniziative di lotta, sarà compito delle OO.SS. informare le lavoratrici e i lavoratori RAI attraverso assemblee e momenti di confronto.