In data odierna si è conclusa, con esito negativo, la procedura di licenziamento dei n. 7 Lavoratrici e Lavoratori dell’Agenzia di Stampa Dire. Diversi sono stati gli incontri svolti dalle OO.SS.- SLC CGIL Fistel CISL UILCOM UIL e l’azienda, durante i quali molte sono state le proposte sindacali per evitare i licenziamenti, come uscite volontarie, incentivi all’esodo, riconversioni professionali e ammortizzatori. Nell’incontro svoltosi in Regione Lazio, quest’ultima ha proposto all’azienda l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale ancora a disposizione insieme alla possibilità di uscite volontarie.
Nei giorni scorsi come OO.SS., abbiamo scritto al Sottosegretario On. Barachini sollecitandone un intervento. Lo stesso Sottosegretario, nel suo intervento, ha invitato l’azienda a riprendere corrette relazioni sindacali e a trovare soluzioni alternative ai licenziamenti. Nonostante tutte le proposte avanzate e l’intervento delle istituzioni, la Dire ha confermato con arroganza e a sfregio di tutte le parti coinvolte, di procedere ai licenziamenti senza nei fatti avanzare soluzioni alternative concrete.
Eppure, l’agenzia Dire si è vista da poco aggiudicare uno dei lotti dei servizi a carattere specialistici della Presidenza del Consiglio dei Ministri per un importo di circa 400mila euro. E proprio il fatto di essere percettore di finanziamenti pubblici che rende ancor più il comportamento della Dire inaccettabile.
La contemporaneità tra l’aggiudicazione della gara della Presidenza del Consiglio ed i licenziamenti è un fattore su cui bisogna riflettere: Soldi pubblici per finanziare licenziamenti.
Ora la parola passerà in mano alla via giudiziaria, con le impugnative dl licenziamento delle Lavoratrici e Lavoratori coinvolti.
Come OO.SS. continueremo a sollecitare le istituzioni perché tale comportamento della Dire non rimanga impunito.