Lo scorso 19 novembre, in modalità mista, si è svolta la riunione tra Asstel e la delegazione delle aziende, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e la delegazione trattante, per proseguire il negoziato per il rinnovo del Ccnl delle Telecomunicazioni.
Il confronto ha registrato diversi avanzamenti sulla parte normativa, sul modello di rivisitazione delle famiglie professionali e sulla parte speciale relativa al CRM/BPO. Un confronto che, partito lo scorso marzo, ha visto 3 riunioni che hanno coinvolto tutta la delegazione trattante, intervallati da 3 confronti tecnici dei gruppi di lavoro:
1 trasformazione Crm/Bpo; 2 Evoluzione normativa; 3 Trasformazione del lavoro.
Il lavoro svolto nelle commissioni è stato presentato alla delegazione trattante, lasciando al tavolo complessivo i temi su cui ancora permangono distanze tra le posizioni datoriali e sindacali. Nel corso del confronto sono state analizzate tutte le proposte di modifiche ai testi dei vari articoli contrattuali, che tengono conto di quanto rivendicato dalle organizzazioni sindacali e delle istanze datoriali.
Sui temi del sistema di relazioni sindacali e della disciplina del rapporto di lavoro sono state registrate importanti convergenze sulla “digitalizzazione” dei diritti sindacali, sui temi inerenti alla permessistica, tra i quali: Bisogni Educativi Speciali, ricovero ospedaliero di figli minorenni, violenza di genere, tutela della genitorialità, accesso agevolato al lavoro agile per lavoratrici e lavoratori in particolari condizioni.
L’impianto condiviso sulla trasformazione del lavoro in ambito famiglie professionali, ora, dovrà trovare le opportune declinazioni che garantiscano riconoscimenti e crescite professionali, coerenti con quello che il settore ha bisogno, in particolare con l’introduzione delle nuove figure professionali che il mercato richiede.
In ambito Crm/Bpo, la parte speciale dedicata alle lavoratrici ed i lavoratori operanti per le aziende di call center in outsourcing, prevista la possibilità di inserire, attraverso la contrattazione aziendale, tutto un sistema di flessibilità per la gestione dei picchi e flessi di traffico, legati fortemente al consolidamento del lavoro da remoto in queste realtà. Dopo 6 anni di esercizio di contrattazione in materia di clausola sociale, è stata condivisa la necessità di un “tagliando”, al fine di recepire le buone prassi messe in atto nel corso degli anni e apporre gli opportuni correttivi, laddove si siano riscontrate interpretazioni distorte, pur sempre nella logica di salvaguardare i principi fondanti della norma stessa.
Ovviamente, su tutte le tematiche in cui si è registrata convergenza di intenti, andranno affinati i testi, tenuto conto che per la prima volta tutta la delegazione trattante ha avuto modo di visionare gli avanzamenti registrati e le distanze riscontrate.
Permangono pesanti distanze su alcuni punti nevralgici per ambo le parti.
Flessibilità tempestiva. Il sindacato nella propria piattaforma rivendicativa aveva chiesto la rivisitazione dello strumento, al fine di evitare alcune forzature interpretative, operate e perpetrate da alcune aziende del settore. Innanzi alla totale chiusura lato datoriale a modificare il testo, è stato richiesto di aumentare la % di pagamento delle giornate in cui lavoratrici e lavoratori operano in regime di flessibilità tempestiva.
Malattia. Asstel continua a mantenere la richiesta di una rivisitazione del sistema di pagamento dell’istituto, prevedendo un sistema a graduale riduzione, fino all’azzeramento del riconoscimento economico per i primi 3 giorni di malattia.
Sul punto le organizzazioni sindacali, unitariamente e con forza, hanno ribadito la completa indisponibilità a rivedere il sistema di pagamento dei primi 3 giorni di malattia.
Lavoro Agile. Le parti datoriali, al fine di rendere ancor più consolidato e strutturale lo strumento, evitando passi indietro rispetto al lavoro agile, richiedono strumenti finalizzati alla misurazione individuale delle attività svolte, puntando a garantire l’effettività della prestazione.
In relazione alla richiesta datoriale sul tema, il sindacato ha ribadito che questa rivendicazione legata al lavoro agile è del tutto strumentale e comunque non sarebbe risolutiva delle criticità del settore, causate dall’assenza regole, a partire dal mancato riconoscimento del contratto tlc, quale riferimento per tutto il comparto CRM/BPO.
Lato sindacale sono state fornite ampie disponibilità nel ricercale le soluzioni opportune e sostenibili, nell’alveo della normativa vigente, che garantiscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori con le esigenze tecnico produttive. Il fine nobile di rendere sempre più strutturale il lavoro agile all’interno delle organizzazioni del lavoro del settore, deve passare dalla responsabilizzazione sia del management aziendale che dei lavoratori, nella consapevolezza che l’autonomia della prestazione prevista dal lavoro agile è legata fortemente alla formazione continua ed al rapporto di fiducia con l’azienda per il raggiungimento degli obiettivi. La contrattazione di secondo livello deve diventare elemento cardine per l’intero settore e la sede dove ricercare strumenti condivisi per la conciliazione delle istanze dei lavoratori con le necessità tecnico-produttive aziendali.
Parte economica. Non è più rinviabile un confronto vero sul tema. Il confronto, che ha visto protagoniste tutte le parti interessate ha affrontato, senza pregiudizi, le tematiche della piattaforma sindacale e le richieste di parte datoriale rappresentate da Asstel, con posizioni reciproche articolate ed espresse anche nel precedente comunicato del 21 ottobre. Sono maturi i tempi per affrontare il tema delle richieste economiche. I fenomeni inflattivi che hanno investito il paese negli anni precedenti e che hanno indebolito il potere di acquisto delle lavoratrici e lavoratori, devono trovare risposta congrua. È chiaro a tutti che una definizione economica coerente con la rivendicazione sindacale espressa in piattaforma non potrà che agevolare la chiusura del negoziato, diversamente la frattura sarà ineluttabile.
Le parti si sono aggiornate al 10 e 18 dicembre, in plenaria, nel tentativo di avvicinarsi alla conclusione del negoziato per il rinnovo del ccnl.
Parallelamente proseguiranno le iniziative, anche congiuntamente alla associazione datoriale Asstel, a tutela dell’intero impianto contrattuale, anche e soprattutto nel sollecitare gli interventi normativi che diano conferma definitiva che il CCNL delle Telecomunicazioni sia il contratto di riferimento per l’intero comparto CRM/BPO.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil nel ringraziare la delegazione trattante per la grande maturità dimostrata ed i componenti dei gruppi di lavoro per il proficuo lavoro svolto, auspicano che i giorni che separano dai prossimi appuntamenti possano essere utilizzati da Asstel per maturare una proposta economica seria e coerente. Il senso di responsabilità lato sindacale, nel carpire le esigenze reali del settore, non mancherà.