Lo scorso 5 maggio, in modalità telematica, si è svolto il primo incontro tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le RSU dei vari siti produttivi ed i rappresentanti aziendali di BT Italia, relativamente alla procedura di riduzione del personale per 128 dipendenti aperta lo scorso 6 aprile L’azienda ha ribadito quanto comunicato nel corso dello scorso incontro, confermando le ragioni della dichiarazione degli esuberi e l’obiettivo di gestire la problematica entro il corrente anno fiscale, la cui scadenza è prevista il 31 marzo 2024. BT Italia ha continuato a dichiarare la propria disponibilità a trovare un accordo con il sindacato che comunque traguardi l’uscita del personale impattato entro i termini dettati dalla direzione Global. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno con forza ribadito quanto già ampiamente dichiarato nel corso degli incontri avvenuti, prima e dopo l’apertura della procedura di licenziamento. La contrazione dei ricavi che il settore italiano delle telecomunicazioni non può essere risolto attraverso il taglio lineare del personale. La delegazione sindacale ha indicato tutte le possibili soluzioni previste dalla norma e dal contratto per scongiurare misure traumatiche e drammi occupazionali, dall’applicazione degli ammortizzatori sociali, alle varie formule di accompagnamento alla pensione, passando per la riqualificazione professionale, specificando che qualunque accordo non può essere vincolato al raggiungimento dell’obiettivo prefissato da BT Italia. Ogni strumento che si andrà ad individuare dovrà avere come obiettivo il mantenimento dei livelli occupazionali, senza limiti temporali imposti da “anni fiscali”! Il modello industriale del settore è sbagliato, e le soluzioni proposte dalle aziende ancor peggiori! La vertenza che stanno vivendo le lavoratrici ed i lavoratori di BT Italia è simile a quella in corso in diverse altre aziende del settore, e non basta più la risposta estemporanea azienda per azienda. Servono misure di intervento strutturali da parte del governo che mettano in sicurezza l’intero perimetro occupazionale. Contro l’assenza di lungimiranza dei Governi nei confronti di questo settore fortemente strategico, contro la miopia delle aziende oramai guidate solo da logiche finanziarie, saremo in piazza il prossimo 6 giugno, in una giornata di sciopero generale per l’intero settore delle Telecomunicazioni.
TSD – Sollecito richiesta incontro urgente Tavolo Governativo
Egregi Onorevoli, Le Segreterie Nazionali di Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil sono a sollecitarvi...