Mancato accordo presso il Ministero del Lavoro. Ericsson avvierà 48 licenziamenti
Nella giornata odierna, al termine dell’ultimo incontro convocato per la procedura di licenziamento, considerato il permanere delle distanze tra le parti, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, preso atto del mancato raggiungimento di un accordo tra le Parti, ha dichiarato conclusa con esito negativo la procedura di cui agli artt. 4 e 24 della legge n. 223/91. Nonostante la piena disponibilità dichiarata dalle organizzazioni sindacali a ricercare ogni soluzione possibile a scongiurare i licenziamenti, Ericsson Italia non ha inteso accogliere alcuna proposta, rimanendo ferma sull’avvio dei licenziamenti a partire dalla giornata di domani.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni hanno ribadito, ancora oggi, per l’ennesima volta, la propria totale disponibilità ad addivenire ad un accordo che attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, la ricollocazione del personale e l’incentivazione all’esodo su base volontaria, scongiurasse la riduzione del personale per i 48 lavoratori interessati.
La totale chiusura dell’azienda a ricercare soluzioni non traumatiche, evidenziata per tutto il corso della procedura, sia nella fase di confronto aziendale che in quella ministeriale, ha reso vano ogni tentativo di mediazione.
Dopo il dramma dei licenziamenti del 2017, e tutto il contenzioso legale che ne è derivato, Ericsson si rende nuovamente protagonista di un dramma sociale che andrà ad interessare diversi territori del paese.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, nel condannare con fermezza l’atteggiamento di Ericsson e la sua posizione intransigente, considerano la chiusura di questa vertenza, con questo infelice epilogo, una ferita indelebile per l’intero settore delle telecomunicazioni. Il sindacato confederale è stato, e sarà, al fianco dei lavoratori nel sostenere presso le sedi deputate i diritti dei lavoratori colpiti da questa becera riduzione del personale.