In data 13 luglio 2023 si è svolto, da remoto, il secondo incontro tra il gruppo Fastweb e le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni unitamente alle RSU per il rinnovo dell’Accordo Integrativo aziendale, del PDR e Smart working, dopo il primo incontro dello scorso 28 giugno di presentazione della Piattaforma sindacale unitaria.
L’Azienda ha subito chiarito che l’operazione di fusione di Fastweb Air, come dichiarato nell’incontro annuale dello scorso 5 aprile, rimane in attesa del riscontro positivo da parte dell’Agenzia delle Entrate e rimangono confermati gli impegni aziendali sugli accordi sindacali sottoscritti.
Per quanto concerne la Piattaforma rivendicativa presentata, Fastweb ha fornito generiche aperture per quando concerne la permessistica, attenzione al percorso delle stabilizzazioni, sulla formazione, sulle ferie solidali e confermando tutte le commissioni paritetiche valorizzando in particolare il lavoro positivo svolto da queste.
Sul tema della reperibilità, pur aperta ad una discussione nel merito tecnico, in virtù dell’adeguamento fatto nel precedente accordo e rispetto agli importi (disponibilità + intervento) presenti nel Settore non ritiene di prendere in considerazione la richiesta sindacale di incremento salariale.
Rispetto all’aumento del PdR e del buono pasto, Fastweb è stata vaga comunicando interlocuzioni interne all’azienda nonché preoccupazioni rispetto all’andamento del Settore, in sintesi ritiene sia argomento da rimandare ad una fase successiva della trattativa in corso.
L’Azienda ha infine presentato alla delegazione sindacale in ordine di priorità le proprie richieste su Smart working e “settimana corta”.
Pur confermando l’impianto generale dell’Accordo sullo Smart working e l’esigenza di giungere ad un accordo in vista non solo della prossima scadenza ma anche della pianificazione trimestrale (15 settembre), Fastweb ritiene necessarie alcune correzioni ed integrazioni. In primis la richiesta di normare l’affiancamento da remoto, in considerazione dell’equivalenza (sede – remoto) dello svolgimento dell’attività lavorativa, necessario per l’organizzazione del lavoro che per la maggior parte del tempo è svolta in remoto, dichiarando da subito che il fine non è il controllo nonché disponibile ad inserire tutte le garanzie a tutela per i lavoratori che si ritengono necessarie. La seconda modifica riguarda gli eventuali richiami in sede a determinate condizioni e che prevedono (frutto della trattativa dell’accordo di Smart working) il recupero delle giornate da remoto nel trimestre. Secondo Fastweb la parte sul recupero andrebbe interamente cancellata adducendo motivazioni di mancata esigibilità in particolare per la parte di Operations in quanto il “recupero” sommato ad altri permessi che sovrascrivono le giornate di presenza in sede determinerebbero trimestri senza giorni di presenza in sede del personale richiamato e pertanto i responsabili non hanno mai attivato la procedura di rientro.
Altro punto delle richieste aziendali è l’ulteriore avanzamento sulla riduzione oraria per il personale normalista full time, portando la prestazione giornaliera il venerdì a 4 ore, dalle 6 attuali, attraverso il contributo di 52 ore (PAR) annue messe a disposizione dal lavoratore e parimenti di 52 ore a carico azienda. Inoltre, prosegue l’azienda, in ottica di premialità verrebbe messo a disposizioni dei lavoratori virtuosi (senza residui di Par e Ferie anni precedenti) un monte ore annuo da utilizzare per le emergenze.
Le Segreterie Nazionali hanno in primis ribadito la disponibilità ad addivenire al più presto ad un Accordo sul PDR che sconta tempistiche stringenti per il riconoscimento della tassazione agevolata. Necessario incrementare il valore attuale e nel triennio di vigenza, e non di meno importante dare seguito alla richiesta sindacale di erogazione del PdR a tutto il personale dipendente, compreso quindi coloro che percepiscono l’MBO in modo che l’importo PdR sia ricompreso nel totale dell’MBO e pertanto, quota parte corrispondente al PdR erogato, soggetto a tassazione agevolata ed anche convertibile in welfare con i benefici previsti compreso il contributo aggiuntivo aziendale. Occorre poi tenere conto, in corso d’opera, della fusione di Fastweb Air nella costruzione complessiva del PdR.
Risulta altresì fondamentale ribadire, come chiesto nella premessa della Piattaforma rivendicativa, l’impegno del gruppo Fastweb non solo nella garanzia del perimetro aziendale ma anche azzerando il fenomeno delle delocalizzazioni e del dumping contrattuale attraverso appalti che non applicano il CCNL TLC.
Risulterebbe inaccettabile un atteggiamento aziendale volto a mantenere fenomeni che il Sindacato non solo contrasta da anni ma che hanno certamente alimentato la corsa al ribasso e la conseguente crisi in generale del Settore TLC.
Sui punti della Piattaforma rivendicativa, come Segreterie Nazionali, non possiamo che rilevare come alcuni punti siano stati ignorati, come da esempio la trasfertistica, oppure non adeguatamente presi in considerazione, a partire dalla necessità delle stabilizzazioni.
Rispetto alle richieste aziendali in merito ai correttivi sull’accordo Smart working se risulta comprensibile la richiesta dell’affiancamento da remoto (alla pari dell’affiancamento in ufficio) in ottica di equivalenza della prestazione in sede/da remoto, per il Sindacato è imprescindibile normarlo al fine di evitare qualsiasi uso distorto, specificando l’esclusiva finalità formativa ed inserendo tutte le garanzie a tutela della privacy e di qualsiasi forma di controllo individuale a distanza. La richiesta di superare il meccanismo del recupero in caso di rientro in sede per Operations risulta ad oggi nelle motivazioni incomprensibile rispetto agli strumenti già in essere o che possono essere nelle disponibilità aziendali.
Per quanto concerne la richiesta di accorciare la prestazione lavorativa del venerdì con il miraggio della “settimana corta” come di gran voga sulla stampa, risulta assolutamente travisata la richiesta sindacale di riduzione nell’invarianza della retribuzione ed il mantenimento delle ore previste dal CCNL.
Le Segreterie Nazionali auspicano, pertanto, che per il prossimo incontro già calendarizzato per il 21 luglio p.v. possano esserci avanzamenti e risposte utili a conciliare posizioni, ad oggi, certamente molto distanti.