Si è svolto ieri l’incontro di informativa annuale previsto dall’art.1 lett.B del Ccnl TLC, tra i rappresentanti aziendali di ILIAD Italia, e le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil. I dati presentati dall’Amministratore Delegato dell’azienda, hanno evidenziato come il trend di crescita continui anche nel 1 semestre 2024, con fatturato di 551 milioni di euro ed un ebitadl di 147 milioni di euro. Oltre 11 Milioni le utenze mobili, 300.000 quelle in fibra FTTH, ed una volontà di migliorare la presenza anche nel segmento BtoB. L’AD ha inoltre confermato l’intenzione di continuare ad investire nello sviluppo della propria infrastruttura di rete, proseguendo il percorso che ha visto l’azienda impegnare, dal suo ingresso nel mercato delle Tlc italiane, circa 4 miliardi di euro, oltre al miliardo impiegato per l’acquisto delle frequenze. Dal punto di vista occupazionale, l’azienda ha oggi più di 1000 dipendenti, di cui il 32% donne, circa il 94% dei contratti a tempo indeterminato, con uffici dislocati in 14 città, oltre a 63 negozi che impiegano circa 300 persone. Dichiarata una importante sensibilità ed attenzione verso temi come la formazione, le politiche di welfare, il wellbeing, la sostenibilità ambientale. La gestione delle attività di customer care in outsourcing con il ricorso a fornitori che applichino il contratto delle TLC e che insistono all’interno dei confini nazionali, rappresenta sicuramente un punto di forte condivisione rispetto alle sensibilità sindacali delle scriventi tuttavia la descrizione rappresentata dall’AD ci restituisce l’immagine di un’azienda sana e in continua crescita da 6 anni, delineando aspetti sicuramente positivi, ma che di certo non possono essere considerati dei punti di arrivo fini a se stessi. Come Organizzazioni sindacali abbiamo chiesto che, terminata di fatto la “fase di start-up”, si apra un confronto chiaro su tematiche di grande rilevanza per le lavoratrici e i lavoratori di quest’azienda. Ciò che deve realizzarsi è un cambio di paradigma nel sistema relazionale con il sindacato confederale, attraverso un confronto che deve rappresentare un momento di conoscenza e di crescita per la stessa azienda, ancora più in una realtà giovane come Iliad Italia. E’ ora di superare l’idea che le OOSS rappresentino gli antagonisti a prescindere, evolvendo verso l’idea di un interlocutore con cui poter trovare soluzioni condivise per realizzare positivi accordi di sviluppo. Di questa convinzione, che anima l’agire sindacale, vorremmo ne fosse consapevole anche l’azienda, che invece continua a muoversi in maniera unilaterale e a secondo delle proprie esclusive necessità. In occasione dell’incontro odierno, le scriventi OOSS hanno sicuramente riconosciuto il ruolo attento e responsabile tenuto da ILIAD in qualità di committente nella complicata questione che ha riguardato uno dei fornitori di servizi in outsourcing, poi risoltasi positivamente. Allo stesso tempo però hanno evidenziato una mancanza di rapporti relazionali che vadano oltre i formalismi contrattuali. I tempi sono ormai maturi per un confronto vero, che affronti tutti quei temi ad oggi gestiti in maniera unilaterale all’interno dell’azienda. Si attende da troppo tempo l’apertura di un vero confronto per la definizione di un integrativo aziendale che provi a ridistribuire parte di quella ricchezza prodotta dalle persone di Iliad Italia e che ne riconosca le professionalità acquisite, con cui gestire le specificità e le peculiarità organizzative di un’azienda che ormai è entrata a pieno titolo tra i protagonisti del mercato delle telecomunicazioni italiane. Il riassetto avviato nelle tlc, infatti, dopo la vendita della rete infrastrutturale dell’ex monopolista ad un fondo di investimento e la fusione alle porte di due grandi player del settore, sembra appena cominciato. Ed è impensabile poter viaggiare su binari paralleli penalizzando proprio il valore più importante di un’azienda, le persone!Tra l’altro in un momento in cui le parti, ooss ed associazione datoriale, sono chiamate a definire un rinnovo contrattuale che vede la ricerca di un equilibrio in direzione del mantenimento dell’intera filiera all’interno dello stesso contratto. Queste organizzazioni sindacali sono pronte ad un serio e maturo confronto. Auspichiamo lo stesso atteggiamento da parte dell’azienda. Crediamo che di questo cambio di passo vi sia ormai consapevolezza anche nel management! Attendiamo però un segno tangibile
GRUPPO HCI – INCONTRO ART.1 DEL CCNL
Si è svolto ieri 2 dicembre 2024 l’incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc-Cgil...