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INPS SERVIZI COMUNICATO 4 OTTOBRE 2023

05 Ottobre 2023 | News, Telecomunicazione

Nella giornata del 4 ottobre si è svolto, in parte in presenza e in parte da remoto, l’incontro richiesto dalle Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil con INPS Servizi, presenti anche le Strutture Territoriali e le RSA. Il tavolo doveva essere, come richiesto anche dalla Commissaria INPS Gelera, l’occasione per riprendere relazioni sindacali serie e costruttive, al fine di superare le azioni unilaterali e addivenire a soluzioni condivise. Purtroppo ci rincresce dover constatare come, al di là delle parole e dei buoni intenti, anche questa volta le risposte che ci aspettavamo, sui punti di merito elencati nella nostra richiesta di incontro, non siano arrivate. Al di là, infatti, di un’apertura da parte aziendale sulla ripresa dei lavori dalla Commissione Tecnica, il prossimo 9 ottobre, sui temi relativi al miglioramento della conciliazione vita/lavoro (piano ferie invernale, PT verticale, turnazioni agevolate ad esempio), su tutto il resto le risposte che abbiamo avuto sono del tutto insoddisfacenti. In merito alle nuove attività che da INPS verranno assegnate ad INPS Servizi nel 2024 per prima cosa abbiamo chiesto un approfondimento sulla loro “consistenza”: è mai possibile che di tutte quelle attività di cui ci aveva parlato la precedente presidenza, e che avrebbero dovuto portare alla definizione di veri “funzionari digitali”, ad oggi siano rimaste solo quelle relative alla gestione delle agende di invalidità civile e, forse, quella di consulenza ISEE? Tutta la digitalizzazione, per dirne una, di INPS da chi verrà gestita? Non vorremmo scoprire che, con un Contact Center in house pieno di PT involontari, queste attività venissero date in appalto esternamente. Se così dovesse essere non esiteremmo un momento a denunciarlo agli organi competenti. Ad aggravare il tutto l’azienda ci ha comunicato che, l’attività di gestione dell’agenda di invalidità civile attraverso chiamate outbound, genererà sì 800/900 ore di attività giornaliera in più ma che queste non porteranno ad incrementi orari stabili bensì temporanei. Ma come, le nuove attività assegnate da INPS non saranno strutturali? Avranno una durata temporale e poi da chi saranno gestite? In più ci è sempre stato detto che in INPS Servizi non si possono effettuare ore di supplementare/straordinario e ora ci vengono proposti incrementi orari di un’ora giornaliera pro-tempore? Il tutto è così assurdo da non sembrare neanche vero!

Inoltre incrementi orari strutturali sarebbero immediatamente erogabili, senza costi aggiuntivi rispetto al budget inizialmente stanziato, semplicemente “redistribuendo” le ore del personale in difetto rispetto a quanto sancito dal bando. Ad oggi, infatti, il personale operativo è composta da 2.901 risorse invece che da 3.014…non ci sembrano numeri da poco conto, Sulla rivendicazione di crescita inquadramentale, legata alle competenze già acquisite dagli operatori INPS Servizi e che fa di loro delle lavoratrici/tori che operano con piena professionalità ed autonomia, abbiamo appreso durante l’incontro odierno che, per il momento, non ci sono risorse per porre in essere azioni di tipo strutturale che trasformano i costi da “non ricorrenti” a “ricorrenti”. Detto in parole povere le uniche disponibilità date da INPS sarebbero quelle, già evidenziate nel comunicato dello scorso 14 settembre, di € 1,5 milioni per il 2023 e di € 2,5 milione per il 2024 da destinare al PDR. Anche qui ci domandiamo come sia possibile che queste somme siano solo una tantum e non possano, invece, essere utilizzate per riconoscere agli operatori di INPS Servizi, attraverso un percorso graduale e condiviso, quel IV livello che annualmente costerebbe € 3,5 milioni come al tavolo dichiarato. Inoltre abbiamo evidenziato anche delle forti incongruenze: nella Procedura di valutazione aziendale viene testualmente riportato che le misure premiati, legate a questa valutazione unilaterale, consistono in “passaggi di livello/aumenti retributivi”. Quindi l’azienda da sola e a suo unico piacimento può fare passaggi di livello, disponendo di risorse strutturali, e per le rivendicazioni sindacali invece ci sono solo risorse una tantum e i passaggi di livello sono fuori dal tavolo della discussione? A questo punto l’azienda, di fronte alle nostre legittime rimostranze, ha comunicato la necessità di fare un ulteriore passaggio con l’Istituto per capire se, sui temi dell’incremento orario strutturale e sulle crescite di livello, ci siano possibilità di modificare l’attuale impianto. Come Organizzazioni Sindacali preannunciamo sin da subito che, se le suddette risposte da INPS non arriveranno a strettissimo giro, chiederemo un nuovo incontro alla Commissaria Straordinaria già dalla prossima settimana e ci attiveremo con tutti gli organi competenti per far svolgere quelle attività di controllo delle risorse pubbliche che diventerebbero necessari.

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