Per augurare il ben tornati dalle ferie ai suoi dipendenti, per chi le ferie le ha potute fare vista anche la disastrosa gestione dei rimborsi del 730, INPS Servizi ha pensato bene di pubblicare, nella giornata di ieri, una “Procedura di valutazione e sviluppo delle risorse”. Fin qui ci si potrebbe domandare cosa c’è di strano nel fatto che un’azienda “valuti” i suoi dipendenti in un’ottica di crescita e valorizzazione delle risorse. Ma se, poi, si legge con attenzione la suddetta procedura ecco che emergono tutta una serie di dubbi e interrogativi sulle modalità e sulle finalità di questa valutazione. In merito alle modalità ci chiediamo, in primo luogo, quali strumenti l’azienda intenda utilizzare per la valutazione della “performance individuale” che, nel caso degli operatori e deli impiegati operativi del CCM, riguarderà ben 18 elementi che vanno, ad esempio, dalla capacità di comprendere le richieste del cliente, all’inserimento della tripletta corretta, al fornire una risposta chiara, esaustiva, cortese ed adeguata. Come si possono ottenere queste informazioni senza il rischio di ricadere in un vero e proprio controllo individuale? Ricordiamo che con INPS Servizi non è stato sottoscritto alcun accordo ex art. 4 legge 300/70 sul controllo a distanza e che gli affiancamenti da remoto, normati nell’accordo sullo smart working, hanno come unico scopo quello di riscontrare eventuali esigenze formative dei dipendenti. Sulle finalità della procedura di valutazione, inoltre, i nostri dubbi aumentano a dismisura. Leggiamo, infatti, che le valutazioni delle performance individuali porteranno a interventi premianti di tre tipologie: passaggi di livello, aumenti retributivi, bonus una tantum. Ma come, quando ai tavoli sindacali ribadiamo la necessità di vedere finalmente riconosciute le richieste della nostra piattaforma rivendicativa, quali aumenti di livello, consolidamenti orari, recupero degli scatti di anzianità perduti per fare alcuni esempi, ci viene sempre risposto che non ci sono le risorse necessarie e, ora, per delle premialità individuali improvvisamente ci sono? Non bisognava aspettare il famigerato nuovo piano industriale per avere maggiori risorse a diposizione? Non dovevamo sottoscrivere un accordo sul Premio di Risultato che distribuisse a tutte le lavoratrici/tori una parte delle risorse a disposizione?
Se qualcuno in INPS Servizi crede che queste Organizzazioni Sindacali abbiano “l’anello al naso” e possano essere trattate come burattini gli dimostreremo, a partire dall’incontro che avremo il prossimo 6 settembre con il Commissario straordinario di INPS, che si sbaglia di grosso. Riteniamo, infatti, e lo diremo chiaramente che una scheda valutativa debba essere fatta, prima che ai dipendenti di INPS Servizi, a tutto il suo management per capire finalmente cosa non sta funzionando e riuscire ad intraprendere relazioni sindacali serie, concrete e costruttive.