Attività Customer Care MEDIOBANCA. Non c’è limite al peggio!!!
In data odierna, si è svolto l’incontro relativamente alle attività di customer care collegate alle commesse del gruppo Mediobanca tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le aziende coinvolte nella fantasiosa gestione di rimodulazione delle attività messa in campo dal committente. Nei giorni scorsi, infatti, veniva comunicata la cessazione della gestione delle attività Compass, CheBanca!, Mediobanca gestite da Network Contacts presso la sede di Concorezzo (MB), da 54 lavoratrici e lavoratori, con contestuale ripartizione delle stesse agli altri attuali fornitori Numero Blu, MeglioQuesto, Covisian. A questa comunicazione seguiva una pronta richiesta di incontro delle organizzazioni sindacali, per individuare le opportune soluzioni a salvaguardia dell’intero perimetro occupazionale. Nel corso dell’incontro odierno è emerso quanto segue: Network Contacts ha comunicato di non avere attività per poter ricollocare i lavoratori operanti presso le commesse collegate a Mediobanca e avvierà la procedura di licenziamento per 54 addetti. Numero Blu non ha partecipato all’incontro, inviando una comunicazione in cui specificando non ci fossero i presupposti per la applicazione della clausola sociale, non forniva disponibilità all’assunzione di personale. Covisian nel corso dell’incontro ha dichiarato che, considerata l’assenza delle condizioni per la applicazione della clausola sociale e tenuto conto delle eccedenze presenti in azienda per cui è in corso la discussione presso il Ministero del Lavoro per l’applicazione della cassa in deroga, la completa indisponibilità ad assumere personale per le commesse in questione. MeglioQuesto, pur non essendoci le condizioni di applicazione della clausola sociale, si è dichiarata disponibile all’assunzione del personale proporzionato alle attività assegnate. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil dopo ampio confronto, preso atto delle posizioni irremovibili di alcune delle aziende presenti e non al tavolo, considerata l’anomalia nella assegnazione delle attività, al di fuori di prassi e leggi, chiederanno un incontro direttamente alla committenza in sede ministeriale, al fine di ripristinare la correttezza nella gestione dei cambi di appalto a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Se qualcuno pensa di eludere la clausola sociale con alchimie fantasiose e la complicità becera di chi oggi è martello ma domani sarà incudine, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori, ha fatto male i conti. No pasaran!!!