L’esito del voto referendario ha respinto l’ipotesi di accordo avanzata dalle organizzazioni sindacali. Al netto di qualsiasi considerazione di merito, il primo pensiero quindi è un ringraziamento a chi ha votato, a prescindere da come lo abbia fatto. Dispiace, questo sì, constatare come circa il 30% della popolazione aziendale, pienamente impattata dalle conseguenze del voto, non abbia ritenuto utile esprimersi. Un dato su cui interrogarsi. L’apertura delle procedure di raffreddamento rappresenta la logica conseguenza per fare in modo che riprenda il confronto con l’azienda; in mancanza di un cambiamento di rotta importante da parte di RAI, sarà sciopero. Un passaggio obbligato a fronte di un accordo ritenuto insufficiente dai lavoratori: risorse troppo basse ed eccessivamente dilazionate nel tempo. Il voto contrario esprime un punto di vista che il sindacato deve comprendere, anche per rispetto verso tutti coloro, la maggioranza, che hanno partecipato alle assemblee ed espresso il proprio disappunto senza mai scivolare in attacchi scomposti ai danni del sindacato. Le spiegazioni fornite durante il confronto restano valide, così come la convinzione che quell’accordo fosse un buon accordo. Ma il ruolo di rappresentanza comprende anche un continuo confronto senza posizioni aprioristiche. Non ha senso poi allargare a discussioni politiche in questo momento; un errore del genere corrisponderebbe a tradire lo spirito della trattativa seguita e, siamo certi, a confondere i lavoratori chiamati al voto. L’obiettivo deve essere quello di arrivare ad un contratto che soddisfi le aspettative di chi ha votato contro, rafforzi le convinzioni di chi ha votato SI e porti ad un referendum che coinvolga chi non ha ritenuto utile esprimersi. Il resto è pura strumentalizzazione. Infine, come ripetuto in assemblea, il sindacato è e resta l’unico interlocutore accreditato alla discussione contrattuale e alle relazioni industriali più in generale. Entrare nelle dinamiche delle Organizzazioni è quanto di più intelligente possa fare chi intende imprimere una svolta o contribuire con il proprio lavoro; pensare di superare questa modalità tramite l’invito a “strappare la tessera” è, al contrario, il modo migliore per far sì che il sindacato diventi sempre più autonomo nelle proprie scelte. La UilCom nei prossimi giorni sarà impegnata con la delegazione contrattuale per fare il punto su quanto accaduto e per un confronto aperto sui prossimi passi da compiere.
Concentrix – Comunicato unitario incontro 20 novembre 2024
Nella giornata di oggi si sono incontrate le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL FISTEL-CISL...