SEDI REGIONALI: FACCIAMO IL PUNTO.
Lunedì 12 dicembre le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato l’azienda per discutere il tema delle sedi regionali. Ogni singolo intervento delle OO.SS. ha sottolineato, con sfumature diverse ma tutte convergenti, la necessità che Rai chiarisca definitivamente il progetto di rilancio di queste realtà.
Un progetto finora mai strutturato che, in un impeto decisionista, ha prodotto solo interventi scomposti e divisivi e che non può nemmeno lontanamente dirsi di rilancio. Tecnologie anacronistiche, personale mancante, modelli organizzativi diversi a seconda dei territori, carriere ferme e mancanza di un chiaro iter professionalizzante, sono alcuni degli argomenti affrontati.
I lavoratori e le lavoratrici delle sedi regionali presenti hanno esposto in maniera dettagliata la situazione, sottolineando come di risparmio reale si potrebbe cominciare a parlare affrontando seriamente un taglio degli appalti e una migliore pianificazione delle attività.
A tal proposito la parte sindacale ha chiesto di conoscere le cifre derivanti dagli appalti, per ragionare sulla coerenza delle scelte organizzative finora adottate e se queste non siano in contrasto rispetto al contenimento dei costi.
La Rai si è resa disponibile ad affrontare la discussione aprendo il tavolo di confronto previsto e analizzando le proposte di parte sindacale.
Questo ovviamente sarà un primo passo, sul quale vigilare attentamente perché non diventi l’ennesimo inutile e dannoso diversivo. Si è parlato infine del delicato tema dei facenti funzione, un capitolo problematico a livello nazionale che nelle sedi regionali sta deflagrando pericolosamente.
L’Azienda ha detto che procederà a riconoscere tutte le posizioni scaglionandole in 3 tranche: giugno 2022; dicembre 2022; febbraio 2023. Le OO.SS. hanno chiesto di conoscere i criteri di assegnazione dei livelli e di considerare che nessuno, a prescindere dalle valutazioni in fase di analisi, dovrà rimanere tagliato fuori da questo processo di normalizzazione.
Inoltre, le OO.SS. hanno rivendicato il riconoscimento professionale e inquadramentale di alcune figure come gli ATS , i tecnici di laboratorio (Maintenance), e del responsabile di redazione. Stessa attenzione è stata richiesta dalle OO.SS. per i tecnici “multiskill” delle Sedi, figure oramai diventate indispensabili anche per contenere l’utilizzo degli appalti nelle diverse Regioni. Infine hanno chiesto il rilancio del progetto droni.