Da alcuni territori, per qualche azienda, giungono segnalazioni di “forzature” interpretative circa le attività rientrati nello sciopero, proclamato dalle scriventi organizzazioni sindacali, dal 2 marzo al 31 marzo.
Ricordiamo che terminate le procedure di raffreddamento e proclamato lo sciopero dello straordinario, del supplementare, della reperibilità, nel pieno rispetto di quanto previsto dalla norma, la Commissione di Garanzia sullo sciopero ha chiesto l’esclusione dallo sciopero delle prestazioni accessorie solo per Fibercop e Tim, per la concomitanza di un altro sciopero precedentemente proclamato in quelle aziende.
Pertanto, per tutte le altre aziende che applicano il contratto collettivo delle telecomunicazioni, sono confermate le modalità di sciopero previste dalla proclamazione. Tutte quelle che sono le attività che vanno oltre la ordinaria organizzazione del lavoro, non stabilmente ricorrenti e non organizzabili con regolari turnazioni sono, già per definizione pienamente incluse nella proclamazione. In particolare, per quel che riguarda il lavoro programmato notturno, specie in quelle aziende dove esistono accordi sindacali in materia, quella tipologia specifica dell’organizzazione del lavoro è considerata al pari della reperibilità nella sua regolamentazione ed al pari dello straordinario per quel che riguarda il pagamento.
Il nervosismo, espresso da alcune aziende, dimostra come l’azione sindacale stia colpendo nel segno.
Se queste aziende volessero risolvere il conflitto, la soluzione è semplice ed alla loro portata: chiedessero alla propria organizzazione datoriale di convocare immediatamente il tavolo e discutere del rinnovo del CCNL, in particolare per quel che concerne la parte economica.
Dopo oltre due anni dalla sua scadenza, il rinnovo del contratto collettivo delle Telecomunicazioni non è più rinviabile. Le lavoratrici ed i lavoratori hanno pieno diritto a veder riconosciuti aumenti contrattuali in linea con l’inflazione, provando a recuperare parte del potere di acquisto perso nel corso di questi anni, segnati pesantemente da fenomeni inflattivi che hanno generato un aumento importante del costo della vita.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, invitano le lavoratrici ed i lavoratori ad aderire massicciamente alle iniziative di protesta da qui a fine mese, fino alla giornata di sciopero del prossimo 31 marzo, in cui sarà prevista l’astensione per l’intera giornata con manifestazioni in tutta Italia.
Gruppo PROGEST – Comunicato unitario incontro Mimit 10 marzo
Il giorno 10 Marzo 2025 presso il Ministero Industria e Made in Italy si è svolto l’incontro con...