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SETTORE TLC – INCONTRO MIMIT/MDL

24 Aprile 2025 | News, Telecomunicazione

In data odierna, presso il Mimit, si è svolto l’incontro per discutere delle misure a sostegno del settore delle Telecomunicazioni, tra i rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero del Lavoro, le Segreterie Nazionali di Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil ed i vertici di Asstel, l’associazione datoriale che rappresenta le aziende del comparto.
La riunione convocata e presieduta dai titolari dei rispettivi dicasteri, i Ministri Urso e Calderone, rappresenta il prosieguo del confronto sui temi legati alla crisi del comparto delle TLC.
Il Ministro Urso ha annunciato un pacchetto di interventi per un ammontare di 629 milioni di Euro, che rappresentano la prima significativa parte di un sempre più organico piano di interventi per garantire lo sviluppo del settore, favorendo la transizione digitale nel Paese. Le misure avranno al centro del proprio intervento il cablaggio verticale per i cittadini, ricerca e sviluppo per le imprese, la digitalizzazione delle infrastrutture comunali. Sostegno ai costi per investimento in cloud e cybersecurity, broadcasting, data center e cavi sottomarini. Il Ministero del Lavoro, invece, ha annunciato che il Ccnl delle Telecomunicazioni sarà il contratto di riferimento per le attività di customer care, attraverso la pubblicazione di una nota che indica il contratto, firmato da Slc-Cgil FistelCisl Uilcom-Uil con Asstel, quale Ccnl da applicare alle lavoratrici ed ai lavoratori che si occupano di gestire l’assistenza telefonica attraverso canali telefonici o digitali. Il Ccnl TLC si conferma il contratto di riferimento, in quanto sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali
comparativamente e maggiormente rappresentative del comparto Crm/Bpo. In riferimento alle misure di ammortizzatori sociali a favore del settore, il Ministero si è impegnato a individuare risorse per rifinanziare il contratto di espansione, considerata la forte rivendicazione delle parti sociali,
riconoscendo il valore dello strumento per affrontare la crisi derivante dalla sempre maggiore presenza di dispositivi digitali nella organizzazione del lavoro. Il Ministero del Lavoro ha inoltre comunicato che è pronto il decreto che scorporerà le risorse residuali del Fondo Integrativo Salariale, antecedente alla costituzione del Fondo bilaterale delle Telecomunicazioni, destinandole al Fondo stesso. Si tratta di a 17,9 milioni di Euro che confluiranno nel FbdS a sostegno delle crisi del settore. Asstel, nel suo intervento, ha dichiarato apprezzamento sulle iniziative messe in campo dai due Ministeri, auspicando che queste misure possano rappresentare l’inizio di un percorso proficuo che possa rilanciare il settore, facendo ritornare il comparto delle telecomunicazioni italiane leader nel mondo. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, fermo restando la valutazione sui singoli provvedimenti,
esprimono soddisfazione per le misure annunciate. In particolare per le iniziative proposte dal Ministero del Lavoro che agevolano ed aiutano la gestione delle eccedenze ed il ricambio generazionale.
Il riconoscimento della centralità del CCNL TLC per i crm/bpo, da parte del Ministero del Lavoro, è fondamentale per la tenuta del settore. In relazione al pacchetto di misure economiche proposte dal Mimit, si prende atto dell’impegno importante assunto dal dicastero, anche in considerazione delle ingenti risorse, che dovranno essere gestite da aziende virtuose e che applichino i contratti di riferimento e sottoscritti dalle organizzazioni confederali, evitando di fatto fenomenologie di dumping e la tutela sulla sicurezza.
In relazione alle tempistiche del rinnovo del Ccnl Tlc, fermo restando che il tavolo di confronto non è in sede ministeriale e considerate anche le importanti iniziative, sia giuridiche che economiche, messe in campo dal Governo a sostegno del settore, il silenzio di Asstel, nonostante le continue sollecitazioni sindacali, non è sicuramente un segnale positivo per la ripresa immediata del confronto. Ora non ci sono più alibi per il rinnovo del Ccnl delle Telecomunicazioni, oramai scaduto da oltre 2 anni; lo chiedono le lavoratrici ed i lavoratori del comparto che hanno scioperato il 31 marzo 2025. In mancanza di risposte, nel breve termine, le Segreterie Nazionali proseguiranno e rilanceranno la mobilitazione dell’intero settore, riaprendo le procedure di raffreddamento per il rinnovo del Ccnl.

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