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TIM- COMUNICATO 15.04.2024

15 Aprile 2024 | News, Telecomunicazione

Nella giornata del 12 aprile u.s. presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto l’incontro insieme all’azienda ed alle Organizzazioni Sindacali.

Dopo parecchi mesi, leggendo le tante dichiarazioni anche da parte di esponenti di questo Governo, si è riusciti finalmente a fare un passo in avanti in direzione delle nostre rivendicazioni, iniziando a prendere, compiutamente, impegni scritti sul destino delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo TIM.

Abbiamo sempre affermato, come UILCOM, in tutte le occasioni, la nostra contrarietà al progetto di separazione della Rete, ancor oggi siamo convinti che sia la scelta sbagliata. Per noi l’azienda deve rimanere unita per l’importanza che riveste e soprattutto perché solo così potrà continuare ad assolvere lo sfidante obiettivo di colmare il divario digitale del nostro Paese, divario oggi anche infrastrutturale.

Abbiamo sempre confermato in sede di confronto con l’azienda, la nostra indisponibilità a firmare accordi se non in sede istituzionali, sempre coerenti con ciò che affermavamo. Ci siamo assunti le nostre responsabilità ed anche nell’ultimo incontro in sede aziendale del 28 marzo u.s. abbiamo dichiarato al momento del voto da parte del Coordinamento Nazionale delle Rsu la nostra astensione – rivendicando la necessità di avere il tavolo governativo presso il quale ottenere delle reali garanzie sui livelli occupazionali e sui perimetri del Gruppo. Il contesto in cui attualmente TIM si trova, a cominciare dall’appuntamento del 23 aprile p.v. – data in cui gli azionisti saranno chiamati a votare per eleggere il board, con diverse liste in competizione, ed uno scenario fortemente incerto – non ha fatto altro che rafforzare la nostra necessità di avere maggiori “garanzie” rivolgendoci appunto alle Istituzioni!

Siamo andati in assemblea a rappresentare la nostra visione e le nostre ragioni nel chiedere a gran voce le garanzie da parte di un Governo che ha dato parere favorevole alla vendita della Rete ad un Fondo speculativo, perché una cosa ad oggi è chiara a tutti: nessuna statalizzazione è minimamente presa in considerazione così come ha dichiarato la Premier Meloni.

Per questo abbiamo dirottato i nostri sforzi, come UILCOM, nel conquistare il tavolo Istituzionale e prendere delle garanzie che andavano oltre le dichiarazioni a voce che sono circolate in tutti

questi lunghi mesi anche e non ultimo nel confronto con i Ministri del 26 marzo dove abbiamo discusso in merito agli appalti di TIM.

Va pur detto, che le nostre assemblee hanno avuto una grande partecipazione, il voto finale ha visto però il SI in vantaggio seppur con un risultato da parte dei sostenitori dell’ipotesi di accordo con una maggioranza non così ampia come magari qualcuno si aspettava. Certamente NOI, diversamente da altri, la democrazia la difendiamo e la rispettiamo anche quando ha esiti diversi dalle nostre aspettative!

Pur confermando l’importanza di quanto sottoscritto in sede ministeriale seppur considerando l’aspetto di un grande rafforzamento delle garanzie sui livelli occupazionali, allo stesso tempo confermiamo le nostre criticità su quanto definito nel testo sottoscritto e votato nella nottata del 28 marzo, un testo debole rispetto al passato, a cominciare dalle tempistiche, alle coperture economiche, alla scelta di non volere fare nessun nuovo accordo sullo Smart Working se non una proroga di qualche mese.

Certamente, differentemente da coloro che ormai si dilettano anziché a fare sindacato a cercare scontri tra sigle (offrendo altresì uno spettacolo a dir poco indecoroso), NOI non faremo sconti a TIM sulla gestione operativa di questo accordo.

Sono mesi che, come UILCOM, rivendichiamo dei veri confronti con i vertici istituzionali, dinnanzi ad una operazione “unica” nel suo genere, auspicavamo ad una forte unità sindacale a difesa delle Lavoratori e dei Lavoratrici di questa azienda ed invece, anche in questa negoziazione, abbiamo assistito a chi era già pronto a firmare già dal primo incontro. La nostra determinazione, diversamente da chi cerca le sterili strumentalizzazioni, ha permesso di arrivare al tavolo governativo ed allo stesso tempo a prendere degli impegni scritti.

Oggi con questo passaggio al Ministero e con la supervisione da parte della Ministra mettiamo un primo punto, per noi importante avendo riunito attorno al tavolo Istituzioni, Azienda e Sindacato e diversamente dalla “ratifica”, abbiamo preso impegni chiari diversamente da coloro che avevano da mesi la fretta di firmare in sede aziendale!

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