TSD – Sollecito richiesta incontro urgente Tavolo Governativo

Egregi Onorevoli,
Le Segreterie Nazionali di Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil sono a sollecitarvi con urgenza la convocazione di un tavolo governativo in merito alla complessa situazione dell’azienda TSD, del gruppo Telnet.
TSD, oggi TELCO SOLUZIONI DIGITALI, in precedenza TIM SERVIZI DIGITALI, è un’azienda nata all’interno del gruppo TIM nell’estate del 2021 attraverso un affitto di ramo d’azienda contenente circa 250 lavoratori provenienti dall’azienda SITTEL.
Il progetto allora della TIM, con ancora la rete al suo interno, era quello di creare un’azienda che fosse anello di congiunzione tra la committente TIM e le imprese di rete appaltatrici, un progetto ambizioso di regolazione dell’era TIM con a capo l’allora amministratore delegato Luigi Gubitosi.
Come noto, quell’amministrazione terminò anzitempo il suo mandato e venne messo a capo del Gruppo l’attuale Amministratore Delegato Pietro Labriola, il cui compito fu ben diverso da quello del suo predecessore.
Le scelte che vennero fatte non comprendevano TSD all’interno del Gruppo TIM, così questa neonata azienda, nell’estate del 2023 venne ceduta al gruppo Nextaly che annoverava tra le sue fila aziende che si occupavano di infrastrutture (non solo delle telecomunicazioni) di rete, come COMNET, già presenti nel settore degli appalti di rete.
Pure in questo caso, si è visto un promettente inizio che avrebbe dovuto traguardare già in un’ottica di medio periodo lo sviluppo industriale dell’azienda, anche attraverso l’acquisizione del ramo di azienda composto da 650 lavoratori (quelli che si occupavano di infrastrutture TLC) provenienti da COMNET, società sempre del
Gruppo, in TSD arrivata da TIM, e di fatto delineando due specifiche realtà societarie: una impegnata nelle attività delle reti di telecomunicazione, TSD appunto, e l’altra, la COMNET, in quelle del settore energetico.
Sulla carta il tutto dava l’idea di una crescita all’interno di un piano del Gruppo che specializzava le singole aziende ognuna sul comparto specifico.
Purtroppo un’illusione durata neanche un anno, durante il quale le scriventi hanno cercato con spirito di collaborazione, di creare le basi di sane relazioni industriali all’interno di un’azienda che, con i suoi lavoratori, sino a quel momento aveva vissuto solo momenti di continue crisi aziendali, concretizzatesi nel mancato pagamento degli stipendi, nel blocco dei versamenti al fondo di categoria, nell’impossibilità di svolgere le normali attività lavorative quotidiane per mancanza di materiali e forniture, per di più con livelli di sicurezza non all’altezza degli standard richiesti.
Oggi purtroppo la situazione non sembra essere migliorata ed i lavoratori continuano a vivere quell’incertezza quotidiana fatta di stipendi pagati in ritardo, a rate o non saldati totalmente; la mancanza atavica di materiale e di dispositivi di protezione che non consente di poter svolgere l’attività lavorativa e la diretta conseguenza che si perdono commesse e cantieri perché i committenti preferiscono affidarli ad aziende maggiormente affidabili. Il tutto in un periodo di forte sviluppo dell’infrastruttura di rete delle telecomunicazioni, con gli stringenti obiettivi imposti dal PNRR, tesi a superare il divario digitale del nostro Paese.
Una situazione che sta assumendo toni sempre più drammatici, con centinaia di persone ed annesse famiglie, con situazioni già difficili di per sé, aggravate dall’ennesima gestione che a parole si è presentata con ottime intenzioni, ma che ad oggi non ha ancora dato alcun segnale di cambiamento nei fatti.
Pertanto, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil ritengono urgente la convocazione di un tavolo ministeriale per percorrere tutte le soluzioni di fronte ad una situazione di grande difficoltà.