Roma 27 maggio – Uilcom Uil e l’Associazione UNITA, Unione Nazionale Interpreti Teatro Audiovisivo, hanno siglato un protocollo di intesa che traguarda ad una stretta collaborazione che garantisca alla categoria la possibilità di rappresentare al meglio le istanze e le rivendicazioni dal punto di vista sindacale ai tavoli istituzionali e contrattuali.
Le Associazioni firmatarie dell’intesa, hanno infatti condiviso l’importanza di individuare congiuntamente forme di partecipazione e approfondimento tecnico per una migliore e più efficace azione nella negoziazione con le parti datoriali nella trattativa per la redazione e sottoscrizione dei Ccnl di categoria.
“Il protocollo d’intesa firmato da Unita con Uilcom, il sindacato confederale di categoria che si occupa di comunicazione all’interno di UIL, consentirà alla nostra Associazione di intervenire a pieno titolo al tavolo di rinnovo del Ccnl scritturati dello spettacolo dal vivo che si è recentemente aperto.
L’attivazione di questa importante collaborazione, che certamente mi auguro possa continuare in futuro anche in altri ambiti, nasce sulla base di un’immediata sintonia con Uilcom, che ha saputo riconoscere e rispettare la nostra identità e la nostra autonomia di impostazione. Un valore aggiunto che ci permette di compiere un ulteriore passo verso la stabilizzazione della Categoria degli interpreti in termini di riconoscimento e di tutela dei diritti, da sempre obbiettivo primo di Unita”, afferma Vittoria Puccini, presidente di UNITA.
“La firma di questa collaborazione – dichiara Salvo Ugliarolo, Segretario Generale della UILCOM – rappresenta un passaggio essenziale per la difesa dei diritti, delle tutele e della dignità professionale di una categoria fondamentale per la nostra industria creativa. Il rinnovo del contratto dei lavoratori dello spettacolo dal vivo, di cui è già aperto il tavolo di confronto, è un passaggio importante e strategico sia per la condizione dei lavoratori dello spettacolo italiano, che per il rilancio della produzione teatrale e l’uscita definitiva dal periodo della pandemia con un settore rinnovato e più forte. La filiera produttiva teatrale non può considerarsi tale senza un nuovo contratto della prosa, di cui fanno parte gli interpreti”