A partire da già da una prima lettura della procedura di cessione di ramo d’azienda tra Vodafone Italia S.p.A. e Vodafone Servizi e Tecnologie S.r.l. le perplessità emerse, sulla operazione nel suo complesso, erano decisamente tante. Nell’incontro di esame congiunto, previsto dalla legge, la parte sindacale auspicava di avere qualche chiarimento circa la ratio dell’operazione societaria, la definizione di un perimetro chiaro ed un quadro di prospettiva industriale della “nuova” società. Quanto emerso nel corso dell’incontro dello scorso 7 maggio, anziché diradare la nebbia ed offrire una schiarita ha generato in tutta la delegazione, a valle delle spiegazioni aziendali, esclusivamente maggiore confusione. Ma se, ancora in qualcuno, tra i più fiduciosi e speranzosi, fosse rimasto un barlume di speranza sulla “bontà” dell’operazione, quanto accaduto nel corso degli ultimi giorni, nel corso di alcuni meeting promossi da zelanti manager impegnati in un tour di tutte le sedi Vodafone Italia a fare una “campagna acquisti” a favore della futura VST, ha fugato ogni dubbio. Nel corso della procedura di Legge (la 428/90) per la cessione del ramo di azienda, individuato e fissato nel perimetro degli addetti interessati e delle attività svolte da Vodafone, rappresentanti della stessa azienda, nel corso di meeting carbonari, hanno proposto a lavoratrici e lavoratori, non impattati dalla procedura, di passare nel costituendo ramo, con motivazioni incomprensibili che imbarazzano i lavoratori interessati. Ovviamente i lavoratori “approcciati” dovranno presentare la propria candidatura a futuri job posting, che saranno costituiti successivamente ad hoc, per la loro figura professionale che come per magia diventerà fondamentale per VST. Che Vodafone Italia avesse poche idee…ma confuse era chiaro a partire dalle scelte fatte negli ultimi anni, riscontrabili dai bilanci che hanno comportato una continua riduzione del perimetro occupazionale. Ora, con lo scorporo dei Servizi Tecnologici e la costituzione di una ulteriore entità societaria, le “teste” pensanti raddoppiano: speriamo non raddoppino i danni. Quanto accaduto in questi giorni, conferma la posizione espressa unitariamente al termine del precedente incontro su una operazione societaria che risulta, ancor di più oggi, sempre meno lineare. All’incontro fissato per il prossimo 24 c.m., tenuto conto che la legge in relazione ai conferimenti di rami di azienda non vincola alla sottoscrizione di un accordo sindacale, non potremo far altro che ribadire la nostra contrarietà.
TSD – Comunicato unitario incontro 16 dicembre 2024
Si è svolto nella giornata del 16 dicembre 2024 l’incontro tra le Segreterie Nazionali e...