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Vodafone – comunicato unitario su Accordo 14 giugno 23

15 Giugno 2023 | News, Telecomunicazione

Dopo diversi incontri svolti nel corso di oltre due mesi, al termine di una ulteriore sessione di tre giorni di trattativa, in data 14 giugno è stato sottoscritto presso il Ministero del Lavoro, tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le RSU, l’ipotesi di accordo con Vodafone Italia che prevede il ritiro della procedura di licenziamento avviata dall’azienda nel mese di aprile e che prevedeva una riduzione del personale per 1003 lavoratrici e lavoratori. L’accordo prevede un mix di ammortizzatori sociali per un anno, prepensionamenti, un percorso di riqualificazione professionale di respiro pluriennale ed un sistema di uscite volontarie nell’arco del 2023. Nello specifico:

SOLIDARIETA’ DIFENSIVA. L’accordo prevede l’applicazione della solidarietà a partire dal 1 di luglio e fino al 30 giugno 2024. Per il settore call center l’ammortizzatore sociale è previsto fino al 25%, per gli altri reparti al 5%, restano esclusi dalla solidarietà i reparti di IT, VBI (Sales, Presales in presidio sui territori). A titolo di compensazione per la perdita salariale derivante dall’ammortizzatore sociale in uso, ai lavoratori sarà riconosciuto:

– integrazione al 100% per le giornate di formazione, con integrazione anche sul rateo di tredicesima;

– ticket restaurant riconosciuto per tutte le giornate;

– premio di risultato riconosciuto per intero con sterilizzazione dell’impatto dell’ammortizzatore.

PROGETTO RESKILLING Il programma di riqualificazione prevede un importante investimento formativo che interesserà 300 lavoratrici e lavoratori in 30 mesi, di cui 200 previsti per il 2024 e 100 per il 2025. Il processo che terminerà entro il 31 dicembre 2025 è legato ad un sistema integrato di re-internalizzazione di attività e di copertura delle posizioni vacanti attraverso la valorizzazione delle professionalità interne.

PREPENSIONAMENTI Per 50 lavoratrici e lavoratori, che dovessero raggiungere il requisito pensionistico fino al 31 marzo 2029, sarà data la possibilità di accedere allo scivolo pensionistico quinquennale previsto dall’art. 4 L92/2012, con un ulteriore contributo aziendale forfettario di 3mila euro per ciascun annuo di isopensione.

INCENTIVI ALL’ESODO Tenuto conto della chiusura della procedura di legge per riduzione del personale con unico criterio la “non opposizione al licenziamento”, previsto un sistema variegato, diviso per settore ed anzianità, di incentivazione all’esodo, secondo lo schema di seguito riportato.

Settore Call Center:

– 48 mensilità + 38mila euro, non riproporzionate in funzione della percentuale di part-time, per uscite previste entro il 31 luglio.

– 48 mensilità + 30mila euro, non riproporzionate in funzione della percentuale di part-time, per uscite previste entro 8 settembre.

– 48 mensilità per uscite previste tra il 9 ed il 30 settembre.

– 24 mensilità per uscite previste entro il 30 ottobre. Altri reparti:

– Da 24 a 48 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo, più 35 mila euro con uscite entro il 31 luglio.

– Da 24 a 48 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo, più 27 mila euro con uscite entro 8 settembre;

– Da 18 a 48 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo, per uscite previste dal 9 settembre al 30 settembre.

– Da 9 a 24 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo, per uscite previste entro il 30 ottobre.

CONSIDERAZIONI FINALI L’ipotesi di accordo sottoscritto è frutto di un lungo confronto, in un contesto complicato di settore, con una procedura di riduzione del personale che interessava il 20% dell’intero perimetro occupazionale. Una intesa, sicuramente di carattere difensivo, che ha visto la delegazione sindacale impegnata prioritariamente a scongiurare un esito drammatico in assenza di accordo. Il tentativo di continuare a puntare sulla riqualificazione professionale, trasformando le competenze delle lavoratrici ed i lavoratori verso quelle nuove attività che il mercato e la digitalizzazione richiedono, è la dimostrazione di una consapevolezza che la contrattazione debba essere lo strumento cardine per accompagnare i percorsi di trasformazione del settore delle telecomunicazioni. La parola adesso passa ai lavoratori, che saranno chiamati ad esprimersi sulla ipotesi di accordo nelle assemblee che si svolgeranno entro il prossimo 21 giugno, in vista dell’incontro già fissato con il Ministero del Lavoro il 22 giugno, nel corso del quale sarà comunicato l’esito della consultazione.

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