Nella giornata del 3 dicembre 2024 si sono incontrate le Segreterie Nazionali e Territoriali SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM, unitamente alle RSU, e l’azienda WindTre Retail per un aggiornamento sulla situazione aziendale e per la verifica dell’accorso sugli inquadramenti professionali per il 2025.
WindTre Retail, che ha un conto economico separato da WindTre, ha presentato negli ultimi anni un EBTIDA costantemente in negativo. Il 2024 punta a chiudere, per la prima volta, con un EBTIDA pari a zero grazie sia alle azioni di contenimento dei costi che si sono intraprese (ricerca di location meno care, chiusura dei punti vendita più costosi per aprirne nuovi meno costosi) che all’incremento della produttività e delle vendite (prodotti Telco, energia&gas, assicurativi).
I punti vendita sono 92 e obiettivo futuro è quello di mantenerne il numero inalterato.
Il personale, nel corso del 2024, ha avuto una crescita attestandosi, a novembre, a 294 HC esclusi gli interinali (88 store manager e 206 addetti alle vendite).
Il 40% sono FT, il 36% PT 30h, il 20% PT 24h e il 4% PT 35h. I livelli inquadramentali sono i seguenti: 100 III liv, 167 IV liv, 27 V liv.
Proprio nell’ottica della crescita professionale ed inquadramentale è stato sottoscritto un nuovo Accordo per il 2025 che prevede l’ulteriore passaggio, in base ai criteri stabiliti nell’Accordo del 29/11/2022, dal III al IV livello per 26 addetti alle vendite e dal IV al V livello per 4 Store Manager.
Apprezzando il proseguimento del percorso intrapreso con le scriventi Organizzazioni Sindacali sulle crescite inquadramentali, abbiamo rimarcato, però, come ci sia ancora molto da fare per migliorare la qualità della vita lavorativa dei dipendenti degli store. Partendo, in primis, dal rispetto di quanto previsto dal contratto e, quindi, prestando attenzione a non far coincidere tutti i festivi con il riposo già dalle prossime festività natalizie. Su questo punto vigileremo in accordo con le strutture territoriali con le quali l’azienda si è impegnata a calendarizzare incontri a stretto giro.
Infine si è, nuovamente, aperto un focus sull’attività di Powerfull Retail che impatta un gruppo di lavoratrici della Sardegna e dalla Sicilia che, in seguito alla chiusura degli store, sono state assegnate a questa attività. Nell’interesse di far funzionare nel migliore dei modi possibili il progetto, che ha consentito il ricollocamento di personale senza ricadute occupazionali, è necessario uno sforzo comune delle parti che, come in parte è già stato fatto, porti sia a miglioramenti delle performance che all’assegnazione di nuove attività.