In data 5 luglio si è svolto un incontro tra i rappresentanti di Concentrix Italia, le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le RSU/RSA dei siti produttivi di Cagliari e Lecce per discutere, come da impegni assunti precedentemente, di lavoro agile.
Nel corso dei precedenti incontri, infatti, le parti si erano impegnate a incontrarsi, a partire dal mese di luglio, con l’obiettivo di traguardare un accordo che rendesse strutturale il lavoro da remoto all’interno della organizzazione aziendale di Concentrix.
Concentrix nel confermare la volontà a voler proseguire con l’utilizzo della modalità di lavoro da remoto all’interno della propria organizzazione del lavoro anche post pandemia, ha specificato di non voler proseguire con percentuali di lavoro da remoto, eccessivamente spinte, come nel periodo emergenziale. Tenuto conto della esperienza di questi 2 anni, dei non brillanti livelli di qualità nel periodo e delle pesanti discrasie tra le ore programmate e le ore logate, intenderebbe avviare una sperimentazione di un anno con un’alternanza tra lavoro da casa e da remoto nel rapporto 80% – 20%, prevedendo, pertanto, un giorno di lavoro da remoto a settimana a fronte di quattro giorni in sede. Inoltre Concentrix, per proseguire con il lavoro da remoto, introdurrebbe contestualmente un sistema di verifica, in real time, della logatura ai sistemi di lavoro e della produttività a livello di microteam. Sistema che andrebbe regolamentato attraverso un accordo specifico con le organizzazioni sindacali.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil considerano fuori luogo l’avvio di un confronto sul tema del lavoro agile partendo da questi presupposti, al di là delle percentuali di alternanza di lavoro da casa e da remoto. Il lavoro agile è uno strumento che parte da presupposti di fiducia, di responsabilizzazione, di maturità, introducendo una modalità organizzativa che migliora decisamente la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Uno strumento entrato di prepotenza nel mondo dei contact center a causa dell’emergenza sanitaria e delle misure restrittive introdotte, per contenere la diffusione del virus Covid19. Lo stesso strumento che fino a febbraio 2020 risultava impossibile introdurre secondo le parti datoriali per limite tecnici e impossibilità operative. Problemi prontamente superati quando la scelta era tra il non lavorare, non produrre e non fatturare o farlo con i lavoratori operanti da remoto!!!
Scommettere sul lavoro agile, sulla maturità dei lavoratori, sulla autoconsapevolezza è una sfida che il sindacato, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, ha saputo cogliere assieme a quelle aziende che hanno scommesso sulla maturità e la professionalità dei propri lavoratori, e lo dimostrano le decine di accordi sottoscritti in materia. Di certo non ci si aspettava un approccio da “titolari delle ferriere” da parte di una multinazionale statunitense leader nel mercato del customer care. Scopriamo solo ora, quindi, che è la città di Fremont ad aver dato i natali al proverbio “The master’s eye fattens the horse”.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil auspicano che i prossimi giorni siano forieri di buoni consigli e portino Concentrix a ripresentarsi al tavolo per un confronto vero sul lavoro da remoto, senza approcci culturali ottocenteschi, e sfidare nel merito un sindacato moderno e maturo che ha saputo dimostrare, anche in Concentrix, capacità contrattuali innovative.