In data odierna presso la sede del Ministero del Lavoro, alla presenza dei rappresentanti del Mimit, verificata la copertura finanziaria per il periodo, è stato sottoscritto tra Almaviva Contact e le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, l’accordo di cassa integrazione in deroga per i 666 lavoratori in forza presso le sedi di Palermo, Catania, Rende, Napoli, Roma e Milano, a partire dal 1° agosto al 30 dicembre 2023.
L’accordo sottoscritto mette in sicurezza l’intero perimetro occupazionale fino al termine dell’anno in corso, ma in assenza di impegni strutturali e concreti da parte di tutti gli attori coinvolti nella vertenza rischia di essere un esclusivo strumento estemporaneo.
Per risolvere positivamente la vertenza e dare risposte occupazionali alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti in questa drammatica vicenda c’è bisogno di un impegno reale da parte delle istituzioni, coinvolgendo fattivamente le committenze e le aziende che sono subentrate nel tempo negli appalti, iniziando a dare risposte su temi ancora sospesi e per i quali le organizzazioni sindacali hanno più volte sollecitato il Mimit per la convocazione del tavolo di crisi “Almaviva Contact”.
Su Vodafone attendiamo ancora che GPI applichi l’accordo sottoscritto alle condizioni previste dall’accordo. La mancata applicazione dell’accordo, per il quale è stato dato mandato ai legali di procedere per una condotta antisindacale, sta generando ulteriori eccedenze ad una vicenda già complessa. Su Trenitalia e Gse, le proposte assunzionali di Comdata, peggiorative sia dal punto di vista economico che normativo, hanno causato esuberi aggiuntivi. Si aggiunga la vicenda ITA, la mancata clausola sociale di Amex e l’imbarazzante vicenda del 1500 che vede coinvolto direttamente il Ministero della Salute. Tutte queste singole vertenze non possono non trovare risposte presso il tavolo di crisi avviato al Mimit.
In relazione alla riqualificazione IT verso Almaviva Spa, le 40 assunzioni effettuate sono un importante punto di partenza, ma non il traguardo di un percorso che vede coinvolti altri 22 lavoratori già in possesso di qualifica.
Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni auspicano la convocazione del tavolo di crisi con proposte risolutive subito dopo la ripresa estiva, onde evitare di ritrovarci, al termine di quest’anno, ancora con centinaia di esuberi da gestire a causa del mancato rispetto degli impegni assunti di tutti gli attori coinvolti in questa annosa vertenza.