Ieri 15 maggio, si è svolta in modalità videoconferenza l’incontro tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, il coordinamento nazionale delle Rsu, i rappresentanti dell’azienda Sielte, presso il Ministero del Lavoro alla presenza dei rappresentanti delle 11 regioni interessate al rinnovo del contratto di solidarietà in essere. L’accordo sottoscritto lo scorso 15 novembre, prevedeva l’utilizzo del Contratto di Solidarietà per il periodo dall’8 dicembre 2023 al 7 giugno 2024, per 6 mesi rinnovabile per ulteriori 6. Considerato il mancato finanziamento nella legge finanziaria del 2024 del Contratto di Espansione, strumento maggiormente idoneo per affrontare la riorganizzazione e la trasformazione di Sielte, le parti hanno condiviso una proroga semestrale dell’attuale accordo in essere. L’accordo condiviso e sottoscritto in data odierna prevede il ricorso all’ammortizzatore sociale, alle medesime condizioni previste a novembre scorso. Le organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro avuto in sede aziendale lo scorso 13 maggio, avevano verificato la piena attuazione del piano previsto a latere dell’accordo di solidarietà, sia in termini di formazione erogata che di stabilizzazioni del personale assunto con contratto in somministrazione, che le nuove assunzioni dei profili professionali richiesti da un mercato in continua evoluzione. Il perimetro occupazionale di Sielte è cresciuto di 91 unità nel corso della vigenza del precedente accordo, nonostante le uscite in prepensionamento, in coerenza con il piano di trasformazione aziendale condiviso negli accordi sottoscritti tra le parti nell’ultimo decennio. La centralità della formazione per rispondere alle specifiche professionalità richieste dal mercato delle telecomunicazioni, si conferma una scommessa vincente, tenuto conto degli obiettivi raggiunti non solo in termini di maggiore stabilità occupazionale, di crescita delle competenze e di riduzione dell’età media del personale sociale. Sielte negli ultimi anni, grazie alla proficua contrattazione prodotta, si è trasformata da semplice impresa operante sulla rete operante quasi in regime di monocommittenza, ad azienda di riferimento per tutti i maggiori player delle telco per attività di ingegneria, informatica, sviluppo e progettazione. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil nel dichiararsi ampiamente soddisfatte del livello di relazioni sindacali mature raggiunto in Sielte, non possono non sottolineare come tutto questo percorso sia stato spesso effettuato solo grazie alla capacità negoziale tra azienda e sindacato, con il governo che non solo non ha implementato strumenti idonei al governo di trasformazioni epocali, ma ha tolto anche quei pochi strumenti congrui a questa particolare fase quale la CdE. L’intero comparto delle telecomunicazioni attraversa una fase di profonda incertezza, tra lo scorporo della rete di TIM, la “precarietà” di Open Fiber, il consolidamento tra Vodafone e Fastweb, e i passi “scomposti” di Wind. Nel bene e nel male, queste evoluzioni societarie che interessano le Telco, avranno sicuramente pesanti ripercussioni sul sistema degli appalti, e gli ammortizzatori sociali attuali non sono idonei ad affrontare la rivoluzione che ne deriverà. Ora, ancor di più, necessita l’intervento del governo per favorire un patto di sistema tra imprese ed organizzazioni sindacali per governare gli effetti della digitalizzazione e scongiurare ingenti impatti sull’occupazione.
UILCOM NEWS N. 37/2024
📣È online il XXXVII numero di UILCOM NEWS a cura della segreteria nazionale 3️⃣7️⃣-2️⃣0️⃣2️⃣4️⃣...